Per identificare quei gruppi che negli anni ’90 si presentarono sulla scena del rock-pop britannico sfacciati, istrionici ed incoscienti, la stampa inglese era solita usare il termine “rebel without a cause”, con ovvio riferimento al celeberrimo film del 1955 (in Italia, “Gioventù Bruciata”) con protagonista James Dean.

E, guarda caso, il frontman si chiama proprio James Dean Bradfield: che, con Nicky Wire e Sean Moore fondò la band nel 1986.

A questi si aggiunse nel 1990 il chitarrista e amico Richey James Edward, che con Nicky Wire era il fautore di gran parte dei testi della band gallese: Richey scomparse, in circostanze tutt’oggi misteriose, ad inizio 1995.

Quella che poteva essere l’inizio della fine, diventò invece il via alla consacrazione mondiale dei ragazzi di Blackwood.

Con “Everything Must Go” del 1996, la rabbia, l’esplosività ,  la furia anti-sistema del primo periodo punk-glam, anti-eroi e anti-divi per sangue e per scelta, sfumò in lavori più intimi, introspettivi, intelligentemente politicizzati, critici, riflessivi. La morte del chitarrista/amico aveva evidentemente segnato i restanti componenti.

Smussate le angolature più ribelli, erano però  ancora loro i “rebel  with a cause” all’interno dell’ondata brit pop.

L’album fu un successo di critica e di pubblico, meritato quanto parzialmente inaspettato, e tutti aspettavano al varco i gallesi per vedere se e come si sarebbero potuti confermare. Anche perchè una buona parte delle tracce di “Everything Must Go” erano farina del sacco del defunto Richey James Edwards.

“This is My Truth Tell Me Yours” uscì nell’estate del 1998 appena anticipato dal  singolo “If You Tolerate This Your Children Will Be Next”, ispirato alla lotta antifascita spagnola delle International Brigades. Un brano malinconico, passionale, fatalista. Che volò subito in cima alle UK charts.

A livello di singoli, seguirono “The Everlasting”, a sua volta dai toni afflitti e sconsolati, e due pezzi dal maggior mordente, sempre però con quell’alone di rassegnazione e desolazione a far da cornice, come “You Stole The Sun From My Heart” e “Tsunami”.

“This is My Truth Tell Me Yours” fece incetta di premi: NME Awards 1999 per miglior singolo e miglior video con “If You Tolerate This Your Children Will Be Next”, miglior band, miglior album; Brit Awards per miglior band e miglior album britannico.

E rappresenta quello che è probabilmente, ad oggi, lo zenith sia artistico che commerciale dei Manics.

 

Manic Street Preachers  – “This is  My Truth Tell  Me Yours”
Data di pubblicazione:  14 settembre 1998
Tracce: 13
Lunghezza:  1:03:10
Etichetta:  Epic / Virgin
Produttori: Mike Hedges, Dave Eringa

Tracklist:
1. The Everlasting
2. If you tolerate this your children will be next
3. You stole the sun from my heart
4. Ready for drowning
5. Tsunami
6. My little empire
7. I’m not working
8. You’re tender and you’re tired
9. Born a girl
10. Be natural
11. Black dog on my shoulder
12. Nobody loved you
13. S.Y.M.M.