E’ sempre con piacere che ci approcciamo a qualcosa a firma Ian McCulloch  e Will Sergeant,  laddove gli Echo & The Bunnymen  rivestono il ruolo di autentici alfieri a marchio 80’s, tra meritato seguito di pubblico e varie vicissitudini che hanno segnato la storia della band di Liverpool.

Con questo “The Stars, The Oceans and The Moon”, già  ampiamente e precedentemente annunciato, gli Echo & the Bunnymen rivisitano il repertorio classico tra chitarre educate e momenti acustici, col  supporto di viole e violini che arricchiscono pezzi come “Seven Seas”  tratteggiandola nei suoi contorni  più intimi, enfatizzano la bellezza e la delicatezza di “Ocean Rain”  elevandola a toni  quasi sacri, fanno brillare di luce “Bring on the Dancing Horses”, rivestono di oro e rock anthemico “The Cutter”, rendono immortale, ce ne fosse bisogno, “The Killing Moon” tra le morbide note del piano.

In questo gioco si incastonano anche i due inediti “The Somnambulist” e “How Far?” che paiono così a loro volta dei pezzi del passato rivestiti dal buon sarto.

Voto per la stima ad una grande band  arricchito di due mezzi punti, uno per la delizia di risentirli anche in questa particolare mise rifinita, l’altro per la voce volutamente hi-fi di McCulloch come scavata dal tempo  e da migliaia di sigarette, a sottolinearne comunque la genuina autenticità .