I Sauna Youth sono una band post-punk di Londra, che vede nella sua formazioni ex componenti di The Steal e Captain Everything.

Il gruppo inglese ha già  all’attivo due album, “Dreamlands” (2012) e “Distractions”, oltre a una manciata di singoli ed EP e da pochi giorni è arrivato, via Upset The Rhythm, questo nuovo disco: i suoi membri inoltre hanno un altro gruppo, i Monotony, dove ognuno di loro suona uno strumento diverso rispetto a quello usato nella band principale.

Parte conclusiva di una trilogia iniziata con il loro debutto, “Deaths” contiene dodici canzoni che hanno come tema il finire: i componenti dei Sauna Youth, tutti impegnati con il loro day-job, si sono dati delle scadenze, prenotando con largo anticipo lo studio di registrazione ancor prima di aver scritto una singola nota dell’album.

Per sconfiggere, invece, il famoso blocco dello scrittore, ci fa sapere la press-release che i quattro musicisti londinesi hanno deciso che ognuno di loro avrebbe potuto partecipare al processo creativo del disco, anche cambiando il proprio strumento: ciò ha portato alla registrazione dell’album ““ in appena quattro giorni – nel giugno del 2017 ai No Studios di Southend insieme a John Hannon.

Di conseguenza in quasi ogni pezzo del disco ““ tutti di lunghezza poco superiore ai due minuti ““ si puo’ sentire un senso di urgenza, senza, però, che vengano a meno la melodia e la vitalità  tanto care alla band inglese.

Se in “No Personal Space” possiamo trovare ottime sensazioni melodiche, accompagnate dal suono deciso di una chitarra sporca, brani come “Leisure Time” sono più esplosivi, duri e cupi con rimandi ai territori post-punk.

“Swerve”, infine”, ci porta a esplorare sinistri sentieri, dove una strumentazione buia accompagna uno spoken word della frontwoman Ecke.

Arriviamo forse fin troppo presto alla fine di questa mezz’ora e l’ascolto ci ha regalato tanta energia e divertimento: senza pretendere di fare rivoluzioni, i Sauna Youth ci portano, però, un album molto adrenalinico che soddisfa i nostri palati.