Avevamo conosciuto Jacco Gardner grazie ai suoi due precedenti lavori che si erano rivelati molto interessanti.

Alcuni lo avevano paragonato a Syd Barrett per la sua capacità  di composizione psichedelica e il richiamo a sonorità  degli anni 60 e quindi, dati questi presupposti, l’uscita del suo nuovo lavoro era attesa con molto interesse.

In questi tre anni dal suo precedente lavoro “Hypnofobia”, l’artista olandese ha cambiato città  e nazione stabilendosi   a Lisbona, un cambiamento notevole, così come importante è stato il cambiamento nella sua prospettiva artistica.

Questo suo nuovo lavoro “Somnium”, che deve  il titolo ad un’opera di Keplero considerata da molti la prima opera di fantascienza, non è quello che mi aspettavo e al primo ascolto sono rimasto alquanto perplesso, ci sono voluti alcuni giorni per apprezzare un lavoro matematicamente perfetto, per capire le formule che muovono il tutto.

Jacco rispolvera  strumentazione elettronica degli anni passati, che unita alla sua capacità  compositiva e alla sua abilità  negli arrangiamenti, gli permette di realizzare un album notevole e per il quale non si fa lesa maestà  se si azzarda un paragone con il grande Brian Eno.

Con Jacco si finisce per partire per lo spazio, a volte freddo, a volte pieno di esplosioni di colore, si resta in posizione stabile in un punto di Lagrange, o ci si perde per l’assenza di una destinazione precisa.

Non è facile per nessuno realizzare un album totalmente strumentale senza rischiare di stancare, ma Jacco Gardner ci riesce con enorme facilità , realizzando l’opera più difficile e affascinante.

Come l’artista ha dichiarato in un’intervista il suo lavoro è stato simile a quello di uno scultore che scolpisce solo per rivelare cosa c’è dentro la roccia, ha considerato i synth con i suoi pezzi di pietra sui quali cesellare per rivelare il brano.

“Somnium” è un album da ascoltare dall’inizio alla fine, risulta inutile citare singoli pezzi, bisogna piuttosto avere la pazienza dell’ascolto completo   per apprezzarlo appieno.

Forse si e’ innescata una ricerca verso una via diversa di espressione musicale, più vicina a realizzazioni artistiche, o magari la sua arte potrebbe trovare una naturale espressione nella realizzazione di colonne sonore.

Jacco Gardner  ha realizzato il suo lavoro migliore e conferma di avere coraggio e consapevolezza delle proprie capacità , “Somnium” è un album importante che, per quanto   molto probabilmente passerà  inosservato al grande pubblico, sicuramente aprirà  nuove prospettive ad un artista vero.

Foto Credit: Maria Pandiello