Vincenzo Spera, presidente di Assomusica, l’associazione degli organizzatori e produttori di spettacoli di musica dal vivo (giusto per capirsi a questa associazione aderiscono oltre 120 imprese che realizzano l’80% dei concerti in Italia) è piuttosto chiaro: “Siamo contrari a ogni forma di bagarinaggio ma i consumatori devono sapere che con l’introduzione dal 1 ° luglio del biglietto nominativo per i concerti dal vivo, i costi dei biglietti aumenteranno, cambiare il nome dell’utilizzatore non sarà una procedura veloce e si creeranno più code agli ingressi per i controlli“.
“Quest’emendamento approvato nell’ultima legge di bilancio del Governo come strumento di contrasto al fenomeno del secondary ticketing rischia di generare soltanto un grande caos. Per attuare i necessari controlli, gli organizzatori dovranno aprire i cancelli molto tempo prima, impegnando più personale su più turni. Questi costi saranno pagati dai cittadini che acquisteranno il biglietto, aumenteranno code e tempi di attesa, specie in occasione di grandi manifestazioni. I consumatori non potranno più regalare un biglietto a un familiare, amico o parente. Le procedure per il cambio del nominativo non saranno semplici e immediate e potranno comportare ulteriori costi. In questo scenario rischiamo di perdere anche i grandi gruppi organizzati. Assomusica è da sempre sensibile al tema della legalità e si è già adoperata per limitare il fenomeno del “bagarinaggio online” proponendo, in altre occasioni, misure ritenute idonee a superare questo annoso problema per la filiera. Anzitutto si possono chiudere tutti i siti di rivendita dei biglietti o si possono utilizzare delle app che consentono di tracciare l’eventuale passaggio di mano dei biglietti già emessi. Pur condividendo l’obiettivo che la legge si prefigge, riteniamo che le misure disposte, invece di perseguire l’attività criminosa di alcuni soggetti e/o imprese che sono la causa del fenomeno e che su di esso lucrano ingentemente, colpiscano fortemente i consumatori e gli organizzatori di spettacoli dal vivo, comportando ricadute negative, certe, sull’intero settore“.
Saremo sincerti, noi facciamo fatica a capire perchè, rendendo i biglietti nominali, il prezzo dovrebbe aumentare e il discorso delle code, così come quello del regalo a parenti ed amici, ci pare più terrorismo che altro.
Chi vivrà vedrà …