Per capire bene l’impatto di Doolittle dei Pixies nella storia della musica dobbiamo riavvolgere il nastro della vita di 35 anni.
La band di Boston era definita “weird”, strana: non avevano il phisique du role, erano vestiti male, cantavano strano, facevano una musica scomposta con influenze varie (Hà¼sker Dà¼, Pere Ubu, Velvet Underground). Non erano hipster artistoidi di New York come i Sonic Youth e nemmeno parte della scena grunge che emergeva da Seattle. E neppure classificabili nel fenomeno Hard Core dilagante. Il mainstrean intanto osannava Phil Collins e Tina Turner, in Italia invece Zucchero e Vasco Rossi“…

Dopo un esordio capolavoro, “Surfer Rosa”, prodotto in 10 giorni da Steve Albini, i Pixies volevano intercettare un pubblico più ampio, rendendo il sound più pulito ed immediato, mantenendo la sua essenzialità . Si rivolgono quindi a Gil Norton, inglese, che come CV aveva tra gli altri gli Echo and The Bunnymen, molto cari a Frank Black.
L’album mantiene intatta l’ossessione per la violenza di Black Francis: “slicing up eyeballs”, immagine raccapricciante di “Chien Andalu” di Luis Buà±uel, poi i brani “I Bleed” e “Wave Of Mutilation” sembrano scritti per una riedizione di Arancia Meccanica.

Ripercorrendo le tracce del disco, così come ci è stato consegnato nell’edizione “Doolittle 25” ovvero un triplo vinile che contiene inoltre B-sides, demos e Pill Sessions, l’album appare in tutta la sua esplosività .
Come incipit abbiamo “Debaser”, il brano destabilizzante come vuole il titolo: un giro di basso di Kim Deal, poi entra la Gibson Les Paul di Joe Santiago che si tira dietro tutti gli strumenti e la voce urlata di Francis

Got me a movie
I want you to know
Slicing up eyeballs
I want you to know
Girlie so groovy
I want you to know
Don’t know about you
But I am un chien andalusia

Segue poi “Tame”, il brano che forse evidenzia più di altri la struttura della musica Pixies: linea di basso e batteria e poi break violentissimi di chitarra e voce urlante per poi tornare di nuovo a basso e batteria con voci sussurrate sopra.
La musica dei folletti di Boston però dopo due sole tracce è già  nella nostra corteccia cerebrale. Le successive “Wave Of Mutilation” e la più lenta “I Bleed” hanno Kim Deal in un ruolo di co-protagonista vocale che si contrappone candidamente a Frank Black.
Ma quando meno te lo aspetti, ecco un brano che sembra scritto dai Beach Boys, “Here Comes Your Man”, ballata folk pop con un ritornello insistente.

Il primo lato dell’album si conclude con uno dei miei brani preferiti di sempre: “Monkey Gone To Heaven”. Parte come accelerando in maniera maldestra per poi giungere alla struttura classica “pixies” che è il filo conduttore del disco: le liriche ci parlano di strani personaggi di fantasia allucinogena, un ragazzo che vive sott’acqua e controlla il mare, viene ucciso da 10 milioni di libbre di palta tra New York e il New Jersey. Ma se l’uomo è 5, il diavolo è 6 allora Dio è il 7″….
Il lato B comincia con due bizzarrie, tipiche dei folletti, “Mr. Grieves” e “La La Love You” e mantiene con “There Goes My Gun”, “Hey” e “Silver” il livello di attenzione piuttosto alto.
Ma quando pensi che la festa sia finita ecco lo scossone finale: altro brano capolavoro questo conclusivo “Gouge Away”, come sgusciare via, separarsi dalla realtà . Non prima però di un rigurgito di violenza:

Chained to the pillars
A three day party
I break the walls
And kill us all
With holy fingers
Gouge away
You can gouge away

Dopo “Doolittle” i Pixies non saranno più gli stessi, incomincerà  il loro declino inesorabile, faranno tante buone cose nelle loro varie reincarnazioni (Breeders, Frank Black, Black Francis e infine Pixies di nuovo) ma nessuna eccellente. La storia però è stata scritta e la leggenda, probabilmente, pure.

Pixies – Doolittle
Data di pubblicazione:
17 aprile 1989
Registrato a: Downtown Recorders in Boston, Massachusetts and Carriage House Studios in Stamford, Connecticut
Tracce: 15
Lunghezza: 38:38
Etichetta: 4AD / Elektra
Produttori: Gil Norton

1. Debaser
2. Tame
3. Wave of Mutilation
4. I Bleed
5. Here Comes Your Man
6. Dead
7. Monkey Gone to Heaven
8. Mr. Grieves
9. Crackity Jones
10. La La Love You
11. No. 13 Baby
12. There Goes My Gun
13. Hey
14. Silver
15. Gouge Away