Che piacere ritrovare Elizabeth Morris, che ricordiamo sempre con affetto, precedentemente, negli Allo Darlin’, in questo nuovo progetto a nome Elva, condiviso con Ola Innset, già  nei Making Marks e nei Sunturns.

Finalmente è uscito il loro album e naturalmente non vi neghiamo che l’attesa era tanta. E’ stata ben riposta!

La proposta degli Elva trova le sue radici in un pop/folk di matrice americana, quello che a tratti sembra quasi sporcarsi di influenze country. I ragazzi guardano quindi dall’altra parte dell’Oceano e lo fanno con grazia e senso melodico assoluto. le voci non si intrecciano, ma si dividono i brani. I ritmi non sono mai particolarmente accesi, ma anzi, la penna predilige attimi più rilassati e gentili, ma non abbiate paura, perchè a deliziosi attimi più pastorali fanno da contraltare momenti in cui arrivano delle scosse quasi inaspettate. Ecco il finale deragliante e in preda ai fischi chitarristici di “Tailwind”, il piglio sbarazzino di “Ghost Writer” e la partenza a chitarre spianate di “Airport Town”. Un disco che rincuora, che si muove morbido, ma che sa anche strizzarci l’occhio e tirarci per la maglietta quando serve.

Un bel disco.