Il 17 Maggio uscirà  per 4AD “I Am Easy To Find”, il nuovo album di The National, l’ottavo della loro carriera che segue “Sleep Well Beast” del 2017.

Insieme all’album verrà  pubblicato un cortometraggio dallo stesso titolo, diretto dal regista nominato agli Academy Award Mike Mills (“20th Century Women”, “Beginners”) e con la partecipazione della vincitrice di un Oscar Alicia Vikander.

Il prossimo 8 maggio a Milano verrà  proiettato in esclusiva il corto e successivamente sarà  possibile ascoltare integralmente il nuovo disco.

Ascolto in anteprima esclusiva del disco & Proiezione del Cortometraggio diretto da Mike Mills, con Alicia Vikander:

Mercoledì 8 Maggio
Ingresso in sala dalle ore 20.00
Inizio ore 21.00

L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti

“I Am Easy To Find” è stato registrato per la maggior parte al Long Pond di Hudson Valley NY, con ulteriori sessioni a Parigi, Berlino, Cincinnati, Austin, Dublino, Brooklyn e molte altre location. Partecipano all’album le voci di diverse artiste quali Sharon Van Etten, Brooklyn Youth Chorus, Lisa Hannigan, Mina Tindle e molte altre.

Il 3 settembre 2017 il regista Mike Mills scrisse una mail a Matt Berninger presentandosi e in brevissimo tempo nacque il progetto più ambizioso della carriera ventennale dei National, distruggendo così i piani per una meritata vacanza. Il regista aveva appena terminato il suo terzo film “20th Century Women “ed era interessato a lavorare con la band su qualcosa. Un video, magari? Berninger, già  fan dei film di Mills, gli consegnò anche le chiavi al processo creativo della band.

Il risultato sono “I Am Easy to Find”, un cortometraggio di 24 minuti con la regia di Mills e la partecipazione di Alicia Vikander, e “I Am Easy to Find”, un album di 68 minuti a opera dei The National. Il primo non è il video per il secondo; il secondo non è la colonna sonora del primo.
I due progetti sono, come Mills li chiama, fratelli giocosamente ostili che amano rubarsi idee a vicenda ““ essi condividono musica, parole e DNA, impulsi e visioni su cosa significa essere umani nel 2019, ma non hanno necessariamente bisogno l’uno dell’altro. Il corto è stato composto come se fosse musica; la musica è stata assemblata come se fosse un film, da un regista. Il frontman e punto focale è stato deliberatamente e drammaticalmente messo in disparte a favore della presenza di una serie di voci femminili, quasi tutte nell’orbita della band da molto tempo.