Direi che è il momento di parlarvi di un festival bello corposo. Dal 28 fino al 30 giugno parte la sedicesima edizione dell’IndieRocket Festival a Pescara. In questo spazio vogliamo segnalarvi 5 band che parteciperanno e per le quali, secondo noi, vale la pena andare a fare un salto.

Direi di partire con le Stonefield, 4 ragazze dalla terra dei canguri e sotto la Flightless (l’etichetta dei King Gizzard), propongono uno Stoner tutto loro e violento al punto giusto.

Un progetto particolare è quello di Gnučči di provenienza svedese, propone un misto tra electro-pop e hip hop, ascoltatela e capirete ciò che dico.

Tropical post-punk e Afro avant-pop cosa vi viene in mente? Nulla? Ve lo dico dai, si chiamano Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp e sono effettivamente una ‘miniorchestra’ di 13 elementi che suonano (bene) questo genere assai intrigante, consigliatissimi per coloro che vogliono sperimentare.

Idris Ackamoor and The Pyramids: per questo progetto esiste solo il “Wow” di stupore. Da San Francisco, un mix di jazz, r&b e reggae, un vero assaggio di afroamerica in un solo boccone.

Ultimo nella nostra lista, ma non ultimo nel cuore, è   The Spy from Cairo, un misto tra dub/reaggae con soluzioni tradizionali arabe: progetto alquanto interessante, sicuramente molto innovativo ma con l’occhio anche al passato e alle tradizioni.

Naturalmente ci saranno molti altri artisti in questo festival: particolare l’approccio dato dall’IndieRocketFestival, che cerca di accontentare molti palati per la sua variabile musicale. Il tema di quest’anno riguarda le Radici e già  da qui si capisce la moltitudine di identità  sonore che il festival ha scelto di percorrere.