Alla vigilia dell’uscita del nuovo atteso album “Anima”, che sarà  disponibile da domani su tutti gli store digitali e dal 19 luglio in tutti i negozi di dischi, Thom Yorke rilascia una lunga intervista al ‘nostro’ Repubblica (in edicola oggi).

La chiacchierata che ovviamente verte sull’imminente disco e il corto firmato da Paul Thomas Anderson ad esso collegato, disponibile su Netflix da domani, offre anche piacevoli ed inaspettati spunti.

Parlando del film ha visto “Bohemian Rhapsody”? Disse che Brian May è uno dei motivi per cui iniziò a suonare la chitarra… chiede l’intervistatore

No, sono un fan della vecchia scuola. Non ho bisogno di un film che cambi la mia idea dei Queen. Cioè quella di un undicenne ossessionato seduto in macchina con il padre ad ascoltare di continuo il “Greatest Hits”. risponde Yorke

aggiungendo poi, interrogato sulla possibilità  di vedere presto un film sui Radiohead Spero di essere nella tomba allora. E comunque avrò lasciato alcune regole scritte…

Nel corso dell’intervista si tocca anche l’argomento progetti futuri dei Radiohead in relazione al fatto che il prossimo anno si celebrerà  il ventennale dalla pubblicazione di “Kid A”.

Abbiamo in programma qualcosa ma è presto assicura Yorke.

e ancora:
In realtà  “Kid A” non era un cambiamento così drastico. Sono sempre stato appassionato di elettronica. Quando facevo il dj ai tempi dell’università  alternavo pezzi elettronici con vinili dei Nirvana. Per me aveva senso.

Altra interessante intervista apparsa in queste ore online l’artista l’ha rilasciata a Zane Lowe conduttore del podcast di Apple Music Beats 1.

Puoi guardare il video dove Yorke parla tra le altre cose di politica (USA, Inghilterra, Alexandria Ocasio-Cortez e Boris Johnson) qui:

Foto Credit: ALEX LAKE