Per alcuni mesi abbiamo seguito in questa rubrica le Pinky Pinky con i loro singoli anticipatori di questo debutto sulla lunga distanza, pubblicato a giugno per la Innovative Leisure: registrato a Long Beach, il disco è stato prodotto da Johnny Bell e da Hanni El Khatib.

Le graziose fanciulle losangeline (nemmeno 60 anni in tre) hanno pubblicato un paio di EP prima di “Turkey Dinner” e ora sono pronte a lasciare immergere nel loro mondo indie-pop un maggiore numero di persone, grazie anche al prezioso aiuto della label californiana, casa, tra gli altri, di Badbadnotgood, Mint Field, The Molochs e ovviamente dello stesso Hanni El Khatib, che ne è uno dei fondatori.

Se i lavori precedenti di Isabelle, Eva e Anastasia vertevano maggiormente verso un garage-rock piuttosto diretto, questo LP, invece, preferisce spostarsi su tonalità  più morbide e profumi estivi: un godibile esempio puo’ essere il beach-pop del singolo “My Friend Sean”, un pezzo guitar-pop dalle affascinanti melodie, mentre il riflessivo indie-pop di “Mr. Sunday” nella sua seconda parte trova un gradevole innesto di fiati che la vanno a impreziosire.

E se l’intrigante “Mystery Sedan” ha una grande energia punk, “All The Birds” ha un sapore rock più classico e sembra riportarci indietro nel tempo, prima che la successiva “If It Didn’t Hurt” ci muova verso sensazioni più desertiche e psichedeliche.

Un album fondamentalmente pop, ma capace di mostrare i vari volti delle Pinky Pinky, che comunque sanno mettere quasi sempre in primo piano le loro fantastiche sensazioni melodiche e la spensieratezza dovuta alla loro giovane età : una colonna sonora molto piacevole per rinfrescarci dal caldo estivo!