Cuore e batticuore. Parole che leniscono il dolore, parole che uniscono e che accomunano situazioni. Perchè puoi stare da cani in America come in Italia, puoi sentirti uno sfigato li come qui, puoi non avere il coraggio di spedire una cazzo di lettera d’amore per la quale sei stato sveglio tutta la notte sia che tu sia canadese che tedesco. Uguale cazzo. E i Get Up Kids non sembrano avere la cura per quello che sentiamo dentro, no, quella chissà  se esiste, ma forse hanno qualcosa che ci fa sentire meno soli, la capacità  di renderci partecipi di un emozione comune. Il sentirsi parte di qualcosa, la vicinanza, il legame empatico tra quelle parole e l’ascoltatore, il non essere “gli unici”: è tutto li il segreto. Ed è magnifico, forte, coinvolgente. Emo? Può darsi, basta che intendiamo semplicemente emo come abbreviazione di emozione. Allora si, è la parola giusta. L’emozione che ti fa venire le lacrime, che ti fa venire la pelle d’oca, che ti fa scoppiare il cuore, questo, tutto questo è racchiuso in “Something to Write Home About”.

Musicalmente i Get Up Kids non inventano nulla, ma quello che prendono dai loro riferimenti sonori viene unito, cucito, integrato, assimilato in un modo che ci lascia esterefatti. Mi piace leggere su Wikipedia come l’ascolto degli Weezer abbia influenzato il lavoro delle tastiere o come Pryor volesse un suono alla Foo Fighters, senza parlare dei massici ascolti di Wilco e Jimmy Eat World e possiamo dire che tutto ci sta alla perfezione, ma vuoi non citare eroi come Replacements? E poi tutto uno spirito tipicamente guitar-pop britannico fatto di malinconie anni ’80 incarnato dagli Smiths lo vogliamo dimenticare? Gli Smiths e la loro estetica, il loro messaggio, sono fondamentali a dire poco in questo album.

Il disco è vitale, incalzante, ipermelodico e ricco di un dinamismo che è proprio quello che dovrebbe essere determinante nell’adolescenza, con i pensieri che si rincorrono, i sentimenti che s’incasinano e si scontrano, mentre tutto va a puttane in un momento e poi, il giorno dopo, ci si sente in paradiso. I Get Up Kids hanno il bilancino a portata di mano e tanto quanto ci fanno gridare senza freni, travolti da uno spirito pop-punk che tutto cattura, ecco che successivamente sono anche pronti a sconvolgerci con la modalità  “malinconia portami via“, e sono sempre e comunque credibili. Elencare i brani non ha senso, dovrei fare un trattato su ogni canzone. Prendiamolo nella sua interezza questo lacoro e lasciamoci travolgere. Perchè questo deve accadere durante l’ascolto di “Something to Write Home About”, lasciarsi travolgere dalle emozioni…per sentire finalmente la pelle d’oca. E null’altro.

Pubblicazione: 28 settembre 1999
Registrato presso: Mad Hatter Studios, Silverlake, California, U.S.
Genere: Emo, pop punk
Lunghezza: 45:26
Label: Vagrant
Produttori: The Get Up Kids, Chad Blinman, Alex Brahl

Tracklist:
1.Holiday
2.Action & Action
3.Valentine
4.Red Letter Day
5.Out of Reach
6.Ten Minutes
7.The Company Dime
8.My Apology
9.I’m a Loner Dottie, a Rebel
10.Long Goodnight
11.Close to Home
12.I’ll Catch You