Per il loro undicesimo album gli Stereophonics di Kelly Jones puntano su pochi elementi, semplici ma funzionali. Un album pensato e messo in posa con l’acustica in braccio, questo dei gallesi. Ed un lavoro profondamente Jones-centrico, fatto di sentimenti sinceri del suo auteur, dalla struttura basica, senza cercare giocate ad effetto o dimostrazione di particolare potenza e coraggio. Se la gioca, Jones spalleggiato dai suoi Stereophonics, sulla melodia e l’armonia, senza strafare. Con un gusto molto americana ed aromi country, a giri sostanzialmente ridotti e passo cadenzato.
Ci sono sì i momenti e le vampate più rock ed elettrificate (l’opener “I Just Wanted The Goods”, il pop-rock con i fiocchi di “Don’t Let The Devil Take Another Day” o la iridescente “Bust This Town”), ma la sensazione è che la vera anima del lavoro sia proprio nella voce e nelle parole di Kelly Jones, trainate dalla sua chitarra: iconici, in tal senso, pezzi come “Fly Like an Eagle”, “Make Friends With The Morning”, presa per mano dal piano e dall’aura squisitamente gospel, che ritroviamo anche nella chiusura affidata a “Restless Mind”, tra arpeggi senza tempo e il sapore inconfondibile dato dall’armonica.
Le demo presenti nella versione deluxe, inoltre, confermano tale percezione: la band, oggi più che mai, è supporto, fedele e come sempre affidabile, del suo frontman. Non per questo si schiaccia sotto di lui, ma riesce comunque a mettere in mostra il suo riconosciuto e consolidato valore, per quanto accessorio e fondamentalmente di supporto a Jones.
Un lavoro a conti fatti soddisfacente, che ci ricorda perchè i gallesi siano ancora lì mentre vari coevi degli esordi abbiano da tempo perso la bussola: Kelly Jones e gli Stereophonics riescono, ancora ed anche con la semplicità e senza strafare, a mettere sul piatto cose più che buone. Questo “Kind”, ne è la conferma.
Credit Foto: Andrew Whitton