Formatisi agli inizi degli anni 90 e con molte line up che si sono succedute negli anni a venire, i Comet Gain di David Feck tornano dopo cinque anni da “Paperback Ghosts” con il nuovo album “Fireraisers Forever!”. Dodici brani che potremmo definire un atto di innocua prepotenza: i Comet Gain vogliono, se ce n’era bisogno, ribadire che non hanno nessuna intenzione di lasciarsi alle spalle la musica che li caratterizzati sin dagli esordi.

Se nell’Inghilterra degli anni “’90 il Britpop si eleva a genere predominante con Blur e Oasis intenti a rubarsi la scena a colpi di album vincenti e prime pagine di NME, Melody Maker e tabloid di varia reputazione, David Feck puntava il suo cannocchiale carico di nostalgia verso il periodo in cui band come Jam e successivamente Style Council (ovviamente qui Paul Weller ci mette lo zampino in maniera poco delicata) a loro volta portavano in auge il periodo Mod della Londra degli anni “’60. Il fascino di Carnaby Street e le Vespa modificate con luci e specchietti addizionali sono quindi riproposte qualche decennio dopo (sono davvero sei?) in questo album.

Basterebbe dare una sbirciata al video ascoltando il primo singolo “Mid 8Ts” dove ci si confronta con il passare del tempo e quel ricordo “eravamo lucciole nella dura brezza, eravamo i ’60s negli 80s” cantato con orgoglio, prende poi la brutta piega nell’osservare ” vecchi/e mods con la pancia e capelli di merda, i tuoi giorni di gloria meritano ben altro che questo“. Rachel Evans, voce femminile che si alterna a quella di Feck è protagonista anche nella opener “We Are All Fucking Morons”, una dura invettiva contro la generazione cresciuta all’ombra della Thatcher “perchè sei così impaurito dal fragile, dal debole e diverso”, paura che ha portato alla Brexit e che ancora oggi divide l’opinione pubblica d’oltremanica.

“Fireraisers Forever!” è il tentativo di Feck di restare attaccato aggrappandosi al passato, la prova che quando dirigi la tua rabbia e le tue frustrazioni nella musica, quel tipo musica, sei ancora vivo e tutto ha un senso. Ti sorgono i dubbi, è chiaro, forse sei (siamo?) fuori tempo massimo per ripercorrere lo stesso sentiero, ma è quello che hai fatto per tutta la vita ed è quello che sai fare meglio. I Comet Gain di David Feck battono un colpo rendendolo noto, affermano e dichiarano il loro esserci, qui e ora. Non hanno mai conquistato le prime pagine di nessun giornale ma hanno scritto canzoni che per qualcuno sono il meglio di quegli anni e tanto basta per volergli bene.

Credit Foto: Phil Bower