Horror basco a basso costo, “El Hoyo” sta facendo parlare molto di se. In effetti il meccanismo della prigione futuristica dove è ambientato è molto interessante, così come la metafora della società  capitalista che porta con se. Il cibo, sufficiente per tutti i prigionieri, non raggiungerà  mai quelli più in basso nel buco a causa dell’ingordigia e dell’egoismo di quelli ai piani più alti.

Una scrittura piuttosto pigra e farraginosa esaurisce però presto i trucchi e punta tutto su escamotage splatter e spicciole derive filosofiche. Tantissimo viene lasciato aperto, ma la sensazione è che questo avvenga non tanto per la complessità  delle questioni poste quanto per l’incapacità  di rispondervi.