Alcuni giorni fa Alberto Ferrari, voce e chitarra dei Verdena, si è prestato ad un live in streaming ‘casalingo’ (registrato), per Stay On rassegna di concerti virtuali coordinata da KeepOn Live e sostenuta da Latteria Molloy, storica venue di Brescia che, in periodi di ermegenza sanitaria covid-19, raccoglie fondi in favore di Emergency nelle province di Bergamo e Brescia.

In occasione del lancio di questa iniziativa Ferrari si è concesso in una lunga intervista al Rolling Stone nella quale, oltre all’immancabile argomento coronavirus, ha fornito alcuni aggiornamenti sul progetto Verdena e considerazioni sulla scena musicale italiana.

I piani per l’uscita di nuovo materiale della band, che in molti già  attendevano l’anno scorso, sarebbero stati scombinati dalla recente emergenza:
…stavo scrivendo i testi, che è una cosa che teoricamente potrei fare anche da qui. In pratica, però, sono abituato a comporli con Luca e Roberta davanti, mentre stiamo insieme in sala prove. E poi, anche a livello di contenuti, sento che qualcosa dentro di me ormai è cambiato. Venivo da un momentaccio e di quello volevo parlare nell’album. Ora è un periodo nuovo, in cui ho anche riferimenti diversi e il mio mondo è cambiato. Non vorrei confondere i due momenti, magari di questi nuovi testi faremo altro, un EP o chissà . Certo, ho una gran voglia di musica. Se finisse la quarantena domani, direi agli altri di vederci immediatamente in sala prove. Perchè ho bisogno di scrivere, comporre.

poi una riflessione sulla musica italiana dei nostri tempi e quella auspicata nell’era post-coronavirus:
…certe cose, secondo me, adesso già  non hanno più senso, tipo quei nuovi generi che sono nati da poco, come il nuovo poppettino italiano. Mi sembra già  antico, ecco. E, semplicemente, brutto. Io voglio una musica diversa, almeno per me. I primi giorni del virus, quando ancora riuscivamo a vederci per scrivere, sono venuti fuori pezzi interessanti: un misto di rabbia e felicità .

Guarda per intero la performance solista in streaming di Alberto Ferrari:

Credit Foto: Carlo Polisano from Milano, Italia / CC BY-SA