I 7mbre sono giovani, aitanti e tanto lanciati attraverso le peripezie di un mercato che sembra congelato da quest’inverno virale; dopo i primi due singoli per Romolo Dischi, nel weekend della Festa dei Lavoratori più triste di sempre vede la luce “Forze Aeree”, ottima conferma di crescita del trio nepesino: il brano si muove agile su un’impalcatura musicale leggera, che lascia librarsi con efficacia un testo pregno di mani che si intrecciano e corpi che si cercano, nell’era del silenzio e delle distanze.
Sicuramente c’è da smussare qualche angolo, e da affilare la punta di una freccia che, per struttura aerodinamica, ha tutte le carte in regola per volare lontano e lasciare traccia nelle carni e nel cuore di noi, indiani di Spotify ormai arresi a chiamare casa la riserva delle playlist; ma di certo, “Forze Aeree” ci dà speranza che fuori dal recinto stia succedendo qualcosa di bello, e che nell’aria, oltre alla paura del virus, stiano cominciando a sollevarsi nuovi aromi.
Strano – e ironico – scoprire che la primavera sia nelle mani di un trio che porta il nome proprio dell’autunno; ma che bello, anche solo per un weekend, riscoprire l’odore del pane, quello buono e fatto in casa, senza additivi e coloranti che ne mascherino, nel bene e nel male, la sincerità e la genuinità .