Alessio Ciccolo scrive bene, e canta sentendo sul cuore la mano dei meaestri; ma attenzione, perchè il tocco non è così pesante da frenare l’originalità  del gesto, o da limitare il flusso di identità  e il battito cardiaco e ritmico di una scrittura che sembra – al terzo singolo – aver trovato una propria direzione verso l’uscita di un album che (presto, si spera) potrà  confermare le buone sensazioni degli esordi.

“La marina” è un brano delicato, da tutelare e difendere in quest’estate incapace di sottrarsi alla banalità  maligna di hit a basso costo e featuring dagli opinabili requisiti estetici: tra le risacche e i riflussi rumorosi di ritmi latini incollati posticciamente a testi privi di forza e colore, Ciccolo si trattiene a riscoprire la voce del mare attraverso il sussurro delle sue conchiglie e lo sciabordio delle sue onde.

Lo scenario non è quello di Riccione, ma delle timide insenature che l’acqua ha saputo rubare alla roccia lungo la linea di promontori burrascosi, scossi dal sole e dal sale nella solitudine della loro naturalezza; e non poteva scegliere, il buon Alessio, scenario migliore per far levare il suo inno all’estate gentile – che sa un po’ di infanzia, un po’ di nuova meta a cui ricongiungersi – attraverso sonorità  leggere che sanno andare in profondità , guidate dalla lucciola ostinata di una vocalità  un po’ Fabi un po’ Gazzè, che nelle tenebre di un mercato sempre più disinteressato e impaurito dall’intimità  (quella vera, non da rotocalchi) dà  spazio a quel lembo di inferno che inferno non è, e prova a farlo durare.

Insomma, un’ottima conferma per una penna in crescita, nei confronti della quale – ora – ogni aspettativa non può che essere alta, eccome.

 

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Nonostante gli imprevisti, è fuori ora “La marina” il mio terzo singolo. Ho scritto questa canzone nel corso della mia permanenza a Ravenna, e nello specifico rientrando dalla Riviera in seguito ad una giornata al mare con mio fratello. A lui dedico queste parole. Non si tratta di una hit estiva, niente reggaeton o corse in spiaggia stile “Baywatch”: c’è solo il mare nella sua essenza che fa da sfondo a ricordi, sinestesie, ambizioni. Da oggi questa nostalgia è anche vostra. Link in bio 🌅 “¢ “¢ “¢ “¢ Foto di @vicky.torresi

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