Mike Skinner torna al progetto The Streets dopo quasi un decennio e questa è già  di per sè una notizia. L’addio mesto e un po’ stanco dopo il buon “Computers and Blues” nel 2011 aveva lasciato in sospeso una carriera che non sembrava giunta a naturale conclusione ma finita improvvisamente a causa dello stress e di numerosi problemi di salute.

Altri progetti hanno tenuto impegnato Skinner in questi dieci anni: ha fatto il DJ, si è messo alla prova con documentari sulla scena rap inglese, ha realizzato nuova musica con The D.O.T, The Darker the Shadow the Brighter the Light, Tonga Balloon Gang. Il ritorno a The Streets è nato dopo un trionfale concerto nel 2018 seguito da singoli, album remix usciti l’anno scorso.

“None Of Us Are Getting Out Of This Life Alive” è un mixtape realizzato in collaborazione con un buon numero di artisti affini e non. Il titolo è puro Mike Skinner, quel tocco di umorismo un po’ macabro che è il suo marchio di fabbrica. Nomi più noti tra quelli coinvolti: Kevin Parker dei Tame Impala nel singolo “Call My Phone Thinking I’m Doing Nothing Better” e gli IDLES nella title track.

Un brusco passaggio quello dallo stiloso sound californiano registrato chez Parker a Los Angeles al ritmo tagliente e distorto sperimentato con Joe Talbot e soci in una delle tracce migliori del disco insieme a “Conspiracy Theory Freestyle”. “None Of Us Are Getting Out Of This Life Alive” è anche una buona occasione per rendere omaggio alla Birmingham dove Mike Skinner è nato ospitando grossi nomi della scena casalinga come Dapz On The Map o Chris Lorenzo.

Costante la ricerca del contrasto tra stili diversi in trentasette minuti voraci e caotici dove l’alternanza tra brani da club (“I Wish You Loved You As Much As You Love Him”, “Phone Is Always In My Hand”) da strada (“You Can’t Afford Me” col talento di Ms Banks, “Eskimo Ice”) e melodia (“Falling Down”) è continua e piuttosto vivace.

Notevole spazio lasciato anche a collaboratori storici come il mancuniano Robert Harvey del collettivo The Six e artisti che Skinner ha preso sotto la sua ala tipo Oscar #Worldpeace o Jimothy Lacoste che di The Streets è praticamente il fratello minore. Un mixtape ambizioso e interessante a conti fatti, anche se non è il capolavoro di cui tutti parlano. L’inizio speriamo di nuove avventure.