Sorprese di fine estate: Bryan Devendorf, batterista dei The National, pubblica il suo primo disco solista. E’ proprio lui infatti a nascondersi dietro il nome Royal Green negli otto brani prodotti da Nate Martinez in cui compaiono anche l’immancabile Aaron Dessner alla chitarra e Josh Kaufman (Bonny Light Horseman) al basso. Trentacinque minuti, tre cover, quattro inediti rimasti nel cassetto a lungo visto che i primi demo risalgono a una ventina di anni fa.

I Beatles di “Baby You’re a Rich Man”, il Bob Dylan di “If Not For You” e i Fleetwood Mac di “Dreams” riletti in chiave lo ““ fi sperimentale a tendenza elettro ““ acustica fanno già  capire in che direzione voglia spingersi un Devendorf che, descrivendo il disco, ha tirato in ballo Spacemen 3, Sparklehorse e Skygreen Leopards come fonti d’ispirazione. Si toglie anche la soddisfazione di recuperare “Halo Chagrin” dei The National, b ““ side inedita che nelle sue mani assume colorati toni psichedelici.

Riflessivi invece gli inediti, che sfiorano a volte il nonsense puro ma divertono con un mix di sincerità , sample, chitarra, spoken word, distorsioni, colpi di tosse, generica spontaneità  come se veramente si trattasse di un musicista alle prime armi e non di un batterista che ha calcato palchi importanti. Bryan Devendorf l’anima alternativa e psych pop dei The National, chi l’avrebbe mai detto.

Credit Foto: musicisentropy, via Wikimedia Commons [CC BY-SA 2.0]