E’ un venerdì di mezza estate e i Belako, dopo il rinvio a causa del Coronavirus, oggi hanno pubblicato, via Belako Music / BMG, il loro quarto album, “Plastic Drama”, di cui abbiamo già  ascoltato numerosi estratti.

La pandemia sembra stare ritornando anche in Spagna, anche se la situazione non sembra così grave come un mese fa: ovviamente si accede alla enorme venue catalana con la mascherina che copre bocca e naso, ci sono i controlli della temperatura e si è obbligati a firmare un modulo, ma finalmente possiamo entrare al Parc Del Forum per vedere il concerto del gruppo di Mungia.

Quando arriviamo vicino al palco dell’anfiteatro Adidas Original il gruppo basco ha appena iniziato a suonare: le presenze sono numerose e, nonostante il viaggio sia piuttosto lungo, scorgiamo parecchi fan provenienti dalla loro regione. L’atmosfera è quindi piuttosto calda anche se le temperature e le condizioni meteo non sono delle migliori oggi, sebbene la pioggia sarà  una presenza molto ininfluente e arriverà  solo a fine concerto.

Dopo aver suonato ieri sera in casa a Bilbao, oggi i Belako non potrebbero trovare luogo migliore per il loro release party.

E’ “Fire Alarm” ad aprire le danze di questa serata. La opening-track del loro secondo album, “Hamen” (2016) inizia subito a scaldare il pubblico che risponde muovendosi immediatamente: difficile resistere ai suoi ritmi quasi dancey, seppur cupi, di questo brano.

Molto bella “Sirène”, il primo estratto dal nuovissimo quarto LP: sebbene la voce di Chris Lizarraga sia malinconica, la strumentazione alza i toni grazie alle tastiere, suonate dalla stessa frontwoman, alle imponenti linee di basso di Lore Billelabeitia e soprattutto all’impressionante e sempre presente drumming di Lander Zalakain.

Impossibile non notare “Truth”, eccitante fin dalla prima nota, quando il pubblico catalano fa partire un sentito handclapping: le melodie disegnate dall’ottima chitarra di Josu Billelabeitia, fratello della bassista, sono da applausi e non possiamo fare a meno di citare anche il bravo Lander, davvero una furia stasera dietro al suo drumkit.

Mentre “False Step”, con i suoi toni cupi, ci porta su territori post-punk dal ritmo incalzante, grazie a una decisa sezione ritmica, la nuova “Marinela2017” parte tranquilla con i soli Chris e Josusul palco, per poi esplodere con la chitarra fuzzy di Billelabeitia che infuria sulle grida della Lizzaraga che sembrano schiaffi che arrivano precisi in faccia.

Subito dopo è la volta del singolone “All Nerve”: quella sua chitarra saltellante, la sua linea di basso cattiva e il drumming decisamente più potente che nella versione su disco ben accompagnano i vocals fuori controllo della frontwoman. Sebbene il clima creato dalla band basca sia decisamente buio, la loro incisività  e la loro follia “costringono” il pubblico a muoversi e a ballare.

Ancora una volta è la batteria di Zalaikin a dettare i tempi di un pezzo come accade in “Profile Anxiety”, che descrive comunque ottime sensazioni melodiche ed è probabilmente uno dei brani più morbidi del nuovo disco.

Proprio verso la chiusura del set arriva anche la nostra preferita “Truce”: anche questa canzone, come capita più di una volta nel nuovo disco, mostra il lato più riflessivo e tranquillo del gruppo di Mungia con le melodie che arrivano belle e puntuali.

Dopo una brevissima pausa, parte l’encore con tre canzoni piene di energia chiuse dalla nuova “The Craft”, melodica, intensa e spesso delirante, ma assolutamente piacevole.

Come avevamo già  scritto in fase di recensione del disco, senza dubbio “Plastic Drama” è un album più indie-rock che post-punk, ma i concerti dei Belako rimangono comunque molto potenti, vivaci ed elettrizzanti, grazie sicuramente alla bravura dei suoi componenti, ma anche al carisma e all’intelligenza della brava Chris. Un release party sicuramente da ricordare!