[ndr: Sempre più frequentemente ci si trova in difficoltà al momento di stabilire la data di uscita di dischi pubblicati anni fa. Neppure Wikipedia e i vari siti musicali aiutano a risolvere il problema. Spesso viene riportata semplicemente la dicitura “1995” come in questo caso. Prendiamo quindi per buono l’anno e scegliamo di celebrare il 23 ottobre in concomitanza con l’uscita della versione rimasterizzata del disco. Ci scusiamo ovviamente con chi ricordasse altre date (quella ufficiosa è il 15 marzo) o conoscesse il giorno esatto]
“Le nostre capacità e il nostro modo di scrivere canzoni, probabilmente, si sono affinati nei lavori che hanno seguito “Sanacore” ha ammesso recentemente Raiz, storica voce degli Almamegretta “eppure per il nostro pubblico questo album è la pietra miliare non solo della nostra carriera ma anche di un decennio di grandi trasformazioni musicali“. Non può esserci introduzione migliore per provare a parlare di un disco (il secondo dopo “Animamigrante”) uscito venticinque anni fa.
Gli Almamegretta hanno scelto di ricordarlo con una ricca versione rimasterizzata disponibile in diversi formati, due brani inediti (“Tamms Dub” e “Heartical Dub”) e foto d’archivio celebrando anche la ricorrenza con un tour previsto per il prossimo aprile. Cos’era e cos’è dunque “Sanacore”? Un album istintivo e cosmopolita, innovativo e dirompente, registrato nella splendida Procida e mixato a Londra da Adrian Sherwood e Andy Montgomery.
Undici brani che hanno aperto molte porte per gli Almamegretta, facendo arrivare la loro musica all’orecchio di band britanniche con cui avrebbero poi stretto amicizie e collaborazioni. Il lovers rock giamaicano, il dub, elettronica e influenze mediorientali si fondevano a quelle partenopee. Un crogiolo di culture che gli Alma sentivano affini, da bravi producers curiosi, viaggiatori e scopritori di mondi cresciuti con Lee Scratch Perry nelle orecchie.
Esplorazioni all’insegna della contaminazione che giravano attorno a singoli come l’indimenticabile “Nun te scurdà ” e a tammurriate moderne come il brano che dà il titolo al disco con la splendida voce di Giulietta Sacco. Un sound creato grazie all’impegno di molti e tra i tanti spicca Stefano Facchielli a.k.a D.RaD, purtroppo scomparso nel 2004, fondamentale già nel 1995 con loop, campionamenti, manipolazioni e produzione (come dimostrano “Se stuta ‘o ffuoco”, “Ruanda”, “Tempo” e “‘O sciore cchiù dub”).
“Sanacore” è il cuore meticcio degli Almamegretta almeno quanto il primo lavoro ne era l’anima migrante, un’ora di musica spartiacque ancora fresca e attuale. “Nuje nun simmo cchiù chille ‘e vinte anne fa / Nun è ‘a nustalgia ca me fa parlà / Mmiezo ‘e mura antiche, mmiezo ‘e prete ‘e sta città / Chello che è stato è stato, chesta è ‘a modernità “.
Data di pubblicazione: 1995
Tracce: 11
Registrato a: Pioppeto Project Procida (NA), Megaride Napoli
Lunghezza: 58:25
Etichetta: CNI, BMG, Ricordi
Produttori: Almamegretta
1. ‘O sciore cchiù felice
2. Maje
3. Pe’ dint’ ‘e viche addò nun trase ‘o mare
4. Sanacore
5. Ammore nemico
6. Scioscie viento
7. Ruanda
8. Nun te scurdà
9. Se stuta ‘o ffuoco
10. Tempo
11. ‘O sciore cchiù dub (bonus track)