L’anteprima, molto gradita, di oggi è dedicata a Bernardo Levi e al suo EP, “Europa Triste”, in uscita l’11 dicembre per La Barberia Records.
Per chi volesse saperne di più di Bernardo c’è questa descrizione: “è un personaggio di finzione nato a Mendrisio nel 1987. Controllato da un operatore del terziario avanzato, è autodidatta, benestante e risiede a Roma Capitale“.
Ecco cosa dice a riguardo del titolo del suo lavoro: “La tristezza europea per me è un fatto estetico, o una fascinazione. Sono dettagli che ti fanno percepire da quanto tempo va avanti la vita civile nelle nostre città , e quanto denaro, lavoro e pensiero è stato speso per costruire tutto quello che abbiamo. Questa dimensione temporale sconfinata ha una conseguenza diretta: l’impossibilità di formulare un discorso sull’identità che non abbia la forma del delirio. è delirante cercare di distinguere appartenenze, culture, razze e gruppi, in un posto dove la gente circola da migliaia di anni, in particolare attraverso il Mediterraneo con il nord dell’Africa e il Medio Oriente. Molte persone che conosco si mettono a macinare roba americana di seconda mano in tema di cultura o diritti civili. Personalmente non ho bisogno che un ragazzo pallido di Chicago mi ricordi i principi dell’illuminismo“.
“Ho iniziato a lavorare davvero a queste canzoni a partire da marzo 2020. Come è successo a molti anche il mio ciclo sonno-veglia è saltato a causa del lockdown. Ho iniziato a svegliarmi attorno alle 04:30 ogni mattina, con tutta la giornata davanti. Avevo già un’idea abbastanza precisa di cosa volevo ottenere, e dei contenuti del disco. In estate ho portato tutto a Lorenzo BITW, che è un producer e fa musica da club, e ha orecchio su un sacco di roba internazionale. Abbiamo lavorato sul materiale molto liberamente, per un paio di mesi. Alla fine siamo anche diventati fratelli e sono contentissimo di quello che abbiamo prodotto“.
1992
è una canzone sull’infanzia, o comunque sul passare del tempo. Il 1992 è forse il primo anno di cui ho coscienza. Alcune cose mi sembrano rimaste ferme a quel momento. Non parlo di cose pubbliche o politiche, ma private. è difficile accorgersi della transitorietà , in generale.
Disegni e sentimenti
Il testo descrive una vita basica da operatore del terziario avanzato. Aerei, deprivazione del sonno, traslochi frequenti tra capitali. C’è di sottofondo anche una speranza di svoltare, e il ricordo di una casa o di un posto tranquillo.
Nigeria
La prospettiva è questa: essere obbligato a spendere sei mesi a Lagos per supervisionare la costruzione di una diga. O in ogni caso di un oggetto grosso, in calcestruzzo e metallo, complicato da realizzare. è una condizione comune e volevo provare a raccontarla.
Miracolo e sistema
Il testo di questo brano l’ho scritto a Bruxelles. A Place Flagey, il sabato sera, si crea sempre un carosello di cafoni con le macchine truccate. Per lo più arabi con auto tedesche, sempre con lo stereo a palla. Sono molto affascinanti e guidano di cristo, per cui li guardo a lungo dalla finestra.
Eredità
Questa canzone è un po’ diversa dalle altre. Volevo seguire uno stilema swag, diciamo così, almeno nel testo. In realtà è venuto fuori un brano molto reticente, ma con un paio di allusioni fin troppo chiare per i miei gusti. Confido nella totale disconnessione tra la magistratura e la scena
Fratelli e sorelle;
con grande gioia vi annuncio l’uscita di “Europa Triste”, un mio nuovo EP, fuori l’11 Dicembre per…Pubblicato da Bernardo Levi su Giovedì 3 dicembre 2020