C’è indubbiamente un certo romanticismo nel fatto che io, classe 1996, stia qui a parlarvi di un album che risale al 2001, quando avevo poco più di 5 anni e, con buone probabilità , alle mie orecchie erano arrivati solo Nirvana e Guns N’ Roses (grazie mamma e papà ).

Nemmeno ricordo quando i suoni di “First Impressions of Earth”, terzo album degli Strokes, hanno iniziato di preciso ad accompagnare le mie turbe adolescenziali, ma di sicuro si tratta di giornate liceali e autobus presi alle 6 e 30 del mattino con cui ero scesa a compromessi perchè mi davano la possibilità  di ascoltare musica così, acuti di Casablancas permettendo.

Cosa sia cambiato nel tempo, dunque, io non lo so, perchè per me questo album prende vita circa 7 anni fa, insieme a “Is This It”, “Room on Fire”, “Angles” e “Comedowm Machine” (il più recente “The New Abnormal” mi ha colto a quasi 24 anni, questa primavera, ma tranquilli, il mio amore per loro è rimasto sempre quello di una fangirl qualunque) e rimane nel mio immaginario senza la severità  di chi li ha seguiti passo dopo passo e album dopo album, attento ai cambiamenti e pronto alla polemica, ma semplicemente come musica degli Strokes, l’anima indie rock per antonomasia insieme ad Arctic Monkeys  Franz Ferdinand  agli inizi del Duemila.

Per cui mi tengo ben lontana dal sindacare se “erano meglio prima, erano meglio dopo”.

Senza dubbio è “First Impressions of Earth”, prodotto non solo dal buon vecchio Gordon Rapahel ma anche dalla new entry David Kahne, ad avere il titolo più suggestivo fra gli album dei nostri amatissimi, un titolo che andrebbe bene anche per un libro o un film di fantascienza (o di filosofia).

Non immagino o forse non voglio proprio immaginare a fantasticare chi nel 2001 era adolescente davvero su pezzi come “Heart In a Cage” o a fare di “Fear of Sleep” un inno, me li tengo ben stretti nei miei ricordi in ritardo sui tempi, sempre perchè la versatilità  della musica la si riconosce quando gli anni poi passano e le canzoni nascono di volta in volta, suonando sempre fresche e adatte.

(“Nobody’s waiting for me”) “On The Other Side” e “You Only Live Once” (“Twenty-nine different attributes, only seven that you like“) che vanno dritte dritte nella lista delle papabili canzoni da soundtrack di film indipendente X di quegli anni, nascondono fra le loro chitarre “apparentemente ottimiste” tutto lo struggersi, ancora una volta, adolescenziale, la voglia di averla vinta e il gridarlo in faccia praticamente a tutti.

Ed è anche il caso di “Razorblade” (“My feelings are more important than yours“!)

Poi c’è “Juicebox”, il primo singolo estratto, il mio preferito e forse il più valido del disco, di cui ricordo benissimo il videoclip con la signora e il cane che si alternano a giri di basso e occhi allucinati classic Casablancas ma soprattutto ne ricordo il maniacale “Standing in the light field, standing in the light field, waiting for some action, Oh, but why won’t you come over here?”

C’è “Electricityscape” e il suo crescendo emotivo e melodico.

Eppure solo adesso mi soffermo su alcune perle di questo disco: “Ize of the World”, in cui Ize indica proprio il suffisso che legittima il criticare, giudicare, aggiustare (“A body to deodorize, a life to scrutinize, a child to criticize, young adults to modernize, citizens to terrorize“, “15 Minutes” (“The hateful things you think you want to say Time will turn them into jokes“) e l’ultimo brano “Red Light”, di certo non precursore della “Green Light” di Lorde, bensì ispirato dalla visione del “Requiem” di Mozart da parte di Casablancas.

Queste tre canzoni rinascono oggi per me e si riconfermano, trovando significato in quelli che oggi sono i miei giorni.

Si continua in quel ciclo infinito che è la musica, lontana dagli spazi e dai tempi esclusivi.

The Strokes – First Impressions of Earth
Data di pubblicazione: 3 gennaio 2001
Tracce: 14
Lunghezza:  52:19
Etichetta: RCA Records
Produttore: David Kahne tranne le tracce 4, 8 e 9  David Kahne e Gordon Raphael

Tracklist
1.You Only Live Once
2. Juicebox
3. Heart In A Cage
4. Razorblade
5. On The Other Side
6. Vision Of Division
7. Ask Me Anything
8. Electricityscape
9. Killing Lies
10. Fear Of Sleep
11. 15 Minutes
12. Ize Of The World
13. Evening Sun
14. Red Light