Attiviamo il radar e scandagliamo in profondità  un universo musicale sommerso: vi racconteremo una band o un artista “‘nascosto’ che secondo noi merita il vostro ascolto. Noi mettiamo gli strumenti, voi orecchie e voglia di scoperta, che l’esplorazione abbia inizio (e mai una fine)”…

Oggi parleremo di una band emergente che merita decisamente attenzione. I Temples of Youth sono un duo formato da Jo Carson e Paul Gumma. Jo si occupa della parte ritmica e della voce, mentre Paul è alla chitarra. Andando a leggerre la loro descrizione sulla pagina Bandcamp avremmo una buona idea del loro sound: “La band mescola elementi shoegaze, synthpop e new wave, ispirandosi agli artisti del movimento C86 e all’indie americano, TOY in primis, hanno sviluppato un proprio sound“.

Il primo EP è del luglio 2020. Tre brani morbidi in cui synth avvolgenti e in odor di anni ’80 trovano chitarre non aggressive ma comunque ben calibrate e accattivanti. Sia quando i ritmi sono bassi, sia quando si alzano i giri del motore, i ragazzi giocano molto bene le loro carte.

Con il nuvo singolo “Nightswim” le cose sembrano però sul punto di cambiare e, visto che il brano è l’antipasto del nuovo EP, non possiamo che restare in trepidante attesa. “Il brano racconta la storia di qualcuno che è rimasto intrappolato in un’alluvione e che si arrende a poteri che sfuggono al suo controllo. Quando Paul ha scritto Nightswim sapevo che questo era l’inizio di una nuova direzione per la band“. Jo è molto chiara su questa canzone che fa emergere il lato più scuro del duo: arpeggi morbidi e una chitarra liquida, atmosfera avvolgente e decisamente più notturna rispetto a quanto conoscevamo. Bene così ragazzi.

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Pubblicato da Temples of Youth su Domenica 20 dicembre 2020