Li abbiamo messi nel mirino immediatamente, ce ne siamo innamorati subito dopo.

Gli Afflecks Palace sono state una delle band che più ci è piaciuta sin dall’esordio, la loro crescita è costante, le aspettative alte: fare due chiacchiere con J, il frontman della band di Manchester, è stato un vero piacere.

Ciao J, chi sono gli Afflecks Palace? E come/quando si sono conosciuti?
Gli Afflecks Palace sono una band psych di 4 elementi, formatasi a Manchester nell’Estate 2019. Ci conoscevamo tutti da tempo, poichè suonanavamo insieme in alcune cover band.

Musicalmente parlando, quali sono le vostre più grandi fonti d’ispirazione?
La nostra musica è ispirata dai The La’s, dai The Stone Roses, The Smiths, The Verve, Durutti Column, Kurt Vile e Minor Threat.

Quando avete deciso di fare musica insieme?
Io e Dan avevamo già  l’ossatura di “Forever Young” pronta da qualcosa come 5 anni, prima che trovassimo il tempo di finire il brano. Pianificammo di diffondere “Forever Young” senza ambizione di rilasciare altra musica ma una reazione così positiva ci ha incoraggiato a scrivere e registrare altre 3 canzoni per il nostro EP di debutto “Hello. Is Anyone Awake?“. Da lì l’ascesa.

Con quali strumenti suonate?
Dan usa una Fender Stratocaster 1966 Tobacco Sunburst che ha comprato a Charlottesvile, in Virginia, una Gibson Cherry Red del 1973 comprata da un collezionista nel South Yorkshire a una Gibson Les Paul In Sunburst comprata a Nashville; Darling usa un Fender P-Bass dal vivo ma per le registrazioni ha usato un Epiphone Jack Casady; Redshaw usa un set vintage Premier; io canto ad un Beta sm58 dal vivo e ad un SE2200 nel mio studio.

Dimmi qualcosa (più di qualcosa, spero!) sui vostri 2 EP.
Li ho prodotti da solo con la co-pruduzione di James Kenosha che si è occupato anche del missaggio. Ha un talento straordinario, seguitelo su Instagram.
Autoprodursi vuol dire avere pieno controllo creativo: un lusso, ma sta tutto a te. Se le tracce hanno presa sull’ascoltatore o meno, dipende solo da te, se va male non te la puoi prendere con nessuno 🙂

Dimmi qualcosa della vostra etichetta, Spirit of Spike Island.
SOSI è un’azienda d’abbigliamento indipendente che ha supportato l’uscita del nostro singolo di debutto “Forever Young”. Da qual momento, ci siamo occupati della parte musicale, e abbiamo messo sotto contratto 3 nomi: i Pastel, AJ Gallagher ed un altro che verrà  rivelato a tempo debito. Il 2021 sarà  l’anno migliore – quindi se ci volete supportare, comprate una maglia a logo SOSI e spargete la voce.

I Pastel: che ci dici loro?
I Pastel sono un quintetto shoegaze, capitanato dai cugini James e Jack Yates di Manchester. Ho prodotto il loro EP di debutto che verrà  rilasciato in formato digitale e in edizione limitata in vinile via Spirit of Spike Island la prossima estate. Il loro suono è qualcosa tra i Verve, Beck e gli Oasis – assolutamente brillante. Andateveli a scoprire.

Quanti concerti avete fatto fino ad oggi? Come sono andati? Qualcosa in programma per il futuro (Covid permettendo)?
Uno solo per il momento – un concerto al Band on The Wall a Manchester. Il nostro EP di debutto era uscito poche settimane prima e la folla cantava già  le canzoni insieme a noi, parola per parola. Strabiliante!
Saremo in tour per il Regno Unito a Settembre, toccheremo Manchester, Londra, Birmingham, Bristol, Glasgow, Newcastle, Ramsgate e Nottingham, con i Pastel a supporto. Potete acquistare i biglietti sul nostro sito.

Tre festival in cui sognate di suonare?
Il SXSW ad Austin (Texas), l’Airwaves a Reykjavà­k e Way Out West a Göteborg. Mi piacerebbe anche suonare al Green Man nel Regno Unito.

Una band con cui vi piacerebbe suonare?
I La’s – con Cammy alla chitarra solista, Neil Mavers alla batteria e John Power al basso. Lee Mavers sembrava aver trovato musicisti al loro posto quando questi litigarono con lui, ma le altre line up non erano così valide, secondo me 🙂

Se dico Stone Roses, che mi rispondi?
Ascolto essenziale.

Il nome di una band semi-sconosciuta che ti sentiresti di consigliare?
Apparat Organ Quartet“… ascoltate il loro pezzo “Cargo Frakt”. Sono islandesi e me li ha suggeriti il proprietario di Toner 9 Records a Reykjavà­k.

Nuovo materiale all’orizzonte?
Sì – un album nel 2021. E’ stato appena masterizzato da John Davis al Metropolis di Londra e sarà  l’album a trazione chitarristica più importante dell’anno.

Possibilità  di vedervi in Italia?
Amo l’Italia – il cibo, la gente, la cultura”… quindi o suonando con gli Afflecks Palace o in vacanza, ci tornerò, prima o poi – nessun dubbio.

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