Sono trascorsi ben nove anni dalla loro prima collaborazione che nel 2011 aveva dato vita all’album “natalizio” “Funny Looking Angels”, ed eccoci qui oggi a parlare del loro ritorno con “Only Smith & Burrows Is Good Enough”(leggi la nostra intervista a Smith & Burrows). Il frontman degli Editors, Tom Smith e il suo grande amico Andy Burrows, batterista degli We Are Scientists (ed ex Razorlight), ci regalano dieci tracce che seguono il leitmotiv dei singoli anticipatori ovvero quella atmosfera leggera ed ironica ma che varca anche confini più personali come famiglia, età  e pillole di vita in generale.

Trentasei minuti circa, dunque, che fanno il loro ingresso con il pop allegro e scanzonato di “All The Best Moves” nella quale sin da subito è possibile percepire il trait d’union tra i due cantautori, un precisa alternanza ed una ricca condivisione di voci e suoni che si mostrano sempre in linea senza mai strafare, mai che l’uno prevarichi l’altro. Un esempio in tal senso è dato dalla bellissima traccia di chiusura “Straight Up Like A Mohican”, la quale tra schiocco di dita e fraseggi vocali riesce a donare nel finale benessere e serenità .

Concepito e scritto in UK, “Only Smith & Burrows Is Good Enough” è stato registrato la scorsa estate a Nashville con Jacquire King, produttore premiato ai Grammy Awards e già  al lavoro in “The Weight of Your Love” degli Editors oltre che con Tom Waits, Kings Of Leon, Norah Jones.

I brani si snocciolano in un susseguirsi di perfette melodie che non stancano, anzi, gettano le basi per scoprire l’ascolto successivo a partire dalla giocosa ma riflessiva atmosfera caraibica dalle influenze country di “Buccaneer Rum Jum”, con i suoi fiati pacati in sottofondo oppure nei drum machine e synth di “Bottle Tops”.

E mentre nel ritmo spassoso ed energico della catchy “Spaghetti” Tom si concede a virtuosismi affidati alla sua inconfondibile voce baritonale, nella nostalgica “Old Tv Show” Andy lascia trapelare le sue sensazioni della parte malinconica della sua vita (la rottura dei suoi genitori), fino ad arrivare alla star del disco, una dolcissima ed intensa “Parliament Hill” – omaggio alla loro amata Londra – con la voce sofferta di Tom che ritroviamo pure tra le note del suo pianoforte in “I Want You Back In My Life”, dove lo stesso Smith ha detto di aver ricevuto il brano da Andy mentre era in tour con gli Editors.

Completano l’album un solido riff e reboante refrain di “Too Late”, di sicuro una delle migliori del lotto insieme alla profonda ed intensa “Aimee Move On”.

Questo sophomore a nome Smith & Burrows riesce ad essere sorprendente perchè regala piacevoli minuti di brani pop ben scritti ed arrangiati, capaci di trasmettere emozioni di gioia ma anche di nostalgia, dove è possibile perdersi nelle facili e fluide interazioni tra Tom e Andy.