Attiviamo il radar e scandagliamo in profondità  un universo musicale sommerso. Ogni settimana vi racconteremo una band o un artista “‘nascosto’ che secondo noi merita il vostro ascolto. Noi mettiamo gli strumenti, voi orecchie e voglia di scoperta, che l’esplorazione abbia inizio (e mai una fine)”…

Es è una band di Londra che si è formata nel 2015. Sono quattro ragazze che ad oggi hanno pubblicato un EP “Object Relations” nel 2016 (La Vida Es Un Mus) e l’album del 2020 “Less Of Everything” (Upset The Rhythm).

Tamsin M e Katy Cotterell (rispettivamente batteria e basso) ebbero l’idea di formare una band che sfuggisse allo stereotipo della classica rock band: “non volevamo avere a che fare con un chitarrista solista” e “…stavamo cercando di fare qualcosa di nuovo con altre donne per avere più autonomia e fiducia in noi stesse“.*

Si uniscono successivamente Flora Watters (tastiere) e Maria Cecilia Tedemalm che diventerà  la voce della band. La loro musica nasce da un’unione di influenze che vanno dal punk goth tedesco degli anni 80 ai suoni più inglesi della dark wave.

Una miscela di generi decisamente interessante che trova modo di   fondersi, esprimersi e farsi conoscere attraverso il loro primo EP “Object Relations” che risale al dicembre 2016. 4 brani tosti, crudi, agitazione che ti contagia. Non è una la tazza di tè che può piacere a chiunque, la voce di Maria è un urlo prolungato, un tenebroso sentenziare, uno scroscio di parole che tormenta e bussa insistentemente al nostro desiderio di fuggire. Rimaniamo invece incollati al ritmo caparbio e assillante della batteria di Tamsin e al tenebroso, effettato e pulsante basso di Katy. Ultima ma non meno importante le tastiere/synth di Flora che in mancanza di una chitarra creano sia un tappeto a tratti cupo, sia sparse note alte a riempire gli spazi lasciati dalla voce.

Aprile 2020. Ben 4 anni dopo esce “Less of Everything”, un album che sin dalla prima canzone ci mostra l’ambizione, l’intenzione della band di trovare quel “centro di gravità  permanente” che possa dare loro un’identità  definitiva.

Eccole nel video della opener “Chemical”, un brano che entra nel nostro inconscio senza neppure bussare.

“Severed”, altro brano che trova nella linea di basso quasi amichevole, nella tastiera beffarda e nella batteria isterica un modo per farsi ammirare con occhi attenti e sospettosi.

Le ragazze di Londra con questo lavoro si elevano e ci guardano dall’alto!

Credit photo: Max Warren

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* Leggi qui l’interessante intervista alla band di Pigiama Magazine.