Dopo aver pubblicato ben due album nel 2019, “Loops In The Secret Society” e il soundtrack del film animato ungherese “Fehèrlófia” (insieme a Peter Philipson e Raz Ullah), Jane Weaver ritorna con il suo undicesimo lavoro sulla lunga distanza, realizzato dalla londinese Fire Records.

Se la musicista di stanza a Manchester, ma nativa di Liverpool ha sempre amato sperimentare, come possiamo notare ascoltando la sua precedente discografia, anche con “Flock” non ha voluto certamente ripetersi, studiando questa volta le varie sfaccettature del pop.

Se la opening-track e primo singolo “Heartlow” è forse quella più vicina alla sua passata produzione, in cui ci si tuffa in un delizioso dream-pop dal drumming energico, dalle belle melodie, dalla strumentazione ricca, dalle leggere venature psichedeliche e dai vocals incantevoli, non dobbiamo però farci ingannare perchè ciò che viene dopo vira verso territori ben differenti.

La successiva “The Revolution Of Super Visions”, che parla della follia politica degli ultimi anni, si muove, invece, su panorami disco-pop molto ’80s che ci ricordano Prince e ci fanno ballare e divertire.

“Stages Of Phases” poi è un viaggio nel glam, ma ornato con elementi elettronici e potenti percussioni dall’intensità  davvero notevole, mentre “Modern Reputation”, disegnata con synth ipnotizzanti, propone interessanti ritmi percussivi krautrock.

“Sunset Dreams”, invece, è assolutamente solare ed estiva con quelle sue tonalità  che sembrano provenire dal mondo R&B, mentre “Solarised” chiude questo LP con un pop moderno dalle belle melodie e pieno di synth che ci portano a ballare.

Non sarà  tutto perfetto in “Flock” e una produzione in alcuni casi troppo invasiva puo’ essere anche un punto a sfavore, ma sicuramente alla Weaver la fantasia sonora non manca e questi quarantaquattro minuti ricchi di gradevole sperimentazione pop si fanno ascoltare volentieri, lasciandoci la curiosità  di capire dove la porterà  la sua prossima tappa.

Photo Credit: Nic Chapman