E’ ormai chiaro da un bel po’ che gli spagnoli si stanno specializzando alla grandissima in action e noir, in una maniera che il cinema italiano putroppo vede ancora con il binocolo e che forse sarebbe il caso di prendere ad esempio. La via spagnola non è infatti una copia carbone di quella americana, ma punta tutto sull’applicazione del cinema di genere ai propri luoghi, umori e costumi.

“No Mataras” si svolge tutto in una notte ed è a conti fatti un action atipico, il protagonista si trova difatti al centro dell’azione praticamente per caso, come si suol dire travolto dagli eventi.

Il montaggio ipercinetico e la forte componente urban delle ambientazioni ricordano molto da vicino lo Scorsese di “After Hours”, ma anche la sua attualizzazione ad opera dei fratelli Safdie, nonchè il capolavoro tedesco “Victoria”. Tuttavia il film riesce a parlare un linguaggio personale.

Insieme al bonaccione protagonista anche lo spettatore proverà  un costante senso d’ansia e imprevedibilità , che sono il potere segreto di un film che tiene incollati alla poltrona come pochi visti di recente.
Molto bravo Mario Casas che, alle prese con un ruolo profondamente diverso da quelli che lo hanno reso famoso, si è aggiudicato un premio Goya (il correspettivo dei nostri David) per la performance.