Ci avviciniamo alla fine del TOdays festival, ma nessuno di noi è davvero pronto a dirgli addio. Non pensiamo però già  a quando finirà  l’edizione di quest’anno, concentriamoci piuttosto sulle chicche che il festival ci ha riservato per la sua terza, magica serata. A fare da padroni, stavolta, troviamo la solennità  e la voglia di ballare. Non esattamente l’accoppiata che ci si aspetterebbe da un festival (specie se del calibro del TOdays), ma partiamo con calma.

TUTTI FENOMENI @ Parco Peccei

Non avevo idea di cosa aspettarmi da un live di Tutti Fenomeni, onestamente. In generale, le aspettative non erano chissà  quanto alte (come non lo sono mai per nessun concerto, a parte qualche rara eccezione) ma neanche inesistenti. Premesso ciò, potrete forse immaginare la situazione post-live: mi è venuta una grandissima voglia di abbracciare Giorgio Quarzo Garascio  e sentirlo parlare di qualsiasi cosa, nonchè di ascoltare “Merce Funebre” tutto il tempo, in un loop senza fine. Incredibilmente, sentir  cantare Tutti Fenomeni  ti fa venire voglia di scatenarti come se nessuno ti stesse guardando e al contempo ti rilassa, un po’ come un buon calice di vino (che non a caso migliora col tempo, proprio come Giorgio). Se tutte le messe fossero così (perchè sì, alla fine lo spettacolo era praticamente una celebrazione religiosa, con tanto di artista che indossa una tunica viola), le discriminazioni religiose non avrebbero più senso di esistere, perchè gli ecclesiastici  passerebbero il tempo a brindare ascoltando “Qualcuno che si esplode”. L’unica vera pecca della serata (anzi, giornata, dato che si è trattato di un evento pomeridiano) è stato il numero ristretto di spettatori presenti (nonostante fosse uno spettacolo gratuito, i cui posti limitati erano stati teoricamente tutti prenotati) ““ e non tutti erano particolarmente scatenati. Per carità , ognuno manifesta il proprio entusiasmo nel modo in cui preferisce, ma era percepibile che l’atmosfera di un concerto di Tutti Fenomeni ha bisogno di tutt’altro. Ciò di cui noi abbiamo sicuramente bisogno nel frattempo è un bis: anche se solo pr un’oretta, Giorgio ha davvero fatto il mondo bello.  

SHOUT OUT LOUDS @ sPAZIO211

Mi dicono che chi non muore si rivede al TOdays festival, soprattutto se un artista qualsiasi della line up va sostituito. Al posto dei Black Country New Road abbiamo infatti avuto il piacere di vedere i Shout Out Louds, gruppo indie pop di cui attendevamo novità  (con grande curiosità , tra l’altro) da ormai un po’ di tempo. Chi avrebbe mai detto che avremmo sentito qualcosa dei loro nuovi lavori proprio durante la terza serata del festival? Serata che grazie a loro è continuata nel segno della danza, dell’unirsi e fare amicizia con persone di cui si ricorda a malapena il nome ““ i gusti musicali però rimangono ben impressi, e in questo caso sono l’unica cosa che conta. Quello dei Shout Out Louds è stato un live pieno di energia e voglia di lasciarsi unire e guidare dalla musica, nè più nè meno. Non poteva mancare poi  Adam Olenius che cammina in mezzo al pubblico e ribadisce più volte quanto gli sia mancato tutto ciò, quanto sia grato e contento di essere lì. Da parte nostra scende una lacrimuccia, lo capiamo fin troppo bene.

IOSONOUNCANE @ sPAZIO211

Prendete la rappresentazione degli angeli all’interno del testo biblico. No, non quella classica, antropomorfa e carina. Intendo quella che va ogni rappresentazione fisica, quel tipo di angelo metamorfo dalla potenza così immensa che anche solo il pensiero di interagirci fa rabbrividire, ma dato che splende di luce propria è impossibile non esserne attratti. Ecco, Iosonouncane in live per TOdays è come un angelo di questo tipo, giunto con lo scopo di dare il suo annuncio e raccogliere a sè coloro che ne condividono il verbo. è necessario un ascolto attento e attivo per cogliere i dettagli dei suoi pezzi, che scorrono in un flusso unico e continuo, imponente e solenne, tenuto insieme da sapienti transizioni graduali (tant’è che diverse persone non riuscivano a capire quando applaudire, e nel dubbio cercavano di farlo abbastanza spesso). Un’esibizione che pareva più una forza della natura che semplice musica, uno spettacolo suggestivo che ti impone di aprire la mente e ascoltare con la giusta concentrazione. Regalo migliore di questo (dopo il suo ritorno con “Ira”, ovviamente), Iosonouncane non ce lo poteva fare.

THE COMET IS COMING @ sPAZIO211

Si ritorna ai balli e alla pura voglia di saltare per l’area concerti ““ stavolta, però, c’è il tocco perfetto per chiudere la serata al meglio: il sassofono di King Shabaka. è stata un’esperienza quasi trascendentale tra improvvisazione e pianificazione attenta nei minimi dettagli, con tanto di musica incalzante e di facile ascolto a fare da sottofondo. Badate, però: non aspettatevi nulla di ciò che sentite su Spotify cercando i brani dei The Comet Is Coming, perchè questi ragazzi hanno messo anima e corpo in ogni singolo istante della live, così come hanno dedicato ore e ore del proprio tempo per rendere ogni lavoro in studio degno di nota (ed effettivamente definibile tale, tra l’altro). Quello che ci hanno fatto vivere è stato un viaggio psichedelico necessario a lasciarsi andare e smettere di pensare per un po’, lasciando che la musica faccia il resto. Sentire i The Comet Is Coming  è un piacere per le proprie orecchie e il proprio corpo, ma se il nu jazz non fa per voi è difficile che vi possano intrigare. Che invece ci sia una svolta con il loro prossimo album? Chissà , non ci resta che continuare a seguirli e sperare in un altro live in un non troppo lontano futuro, magari proprio tra qualche anno al TOdays.