Secondo EP per l’artista di Brighton pubblicato via Crafting Room Recordings, sua etichetta discografica.
L’artista inglese s’ispira a band come Cure, Joy Division, New Order, insomma quel post punk che ha caratterizzato la un bel periodo musicale intorno agli anni ottanta nell’isola britannica.

In questo EP Archie si avvale di una produzione molto più accurata e di una seconda voce, quella di Jasmine Merriman (la possiamo ascoltare nei primi due brani del disco).

Basso pulsante come nei bei tempi andati, chitarre che sembrano uscire dai primi album dei Cure, brani sempre dal breve minutaggio, voce cavernosa, scura e tenebrosa.

Archie Sagers non inventa nulla ma i suoi pezzi hanno il pregio di avere una propria identità  e una buona attitudine melodica che li rende piacevolmente ascoltabili.

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Archie Sagers: Bandcamp