Dopo che un tuo singolo è stato per 19 settimane al primo posto della Billboard Hot 100 ottenendo il record di maggior longevità  per la classifica musicale più importante del mondo, l’hype può divorarti. Non è successo a Lil Nas X che dopo l’incredibile successo di “Old Town Road” ha fatto uscire lo scorso 17 settembre “Montero”, il suo primo album in studio, rispettando pienamente le attese.

Da fenomeno pop con una delle canzoni più remixate nella storia recente della musica (notevole il remix con Billy Ray Cyrus) ad artista completo il passo è lungo. Rischiare di rimanere un fenomeno virale e fermarti ai balletti su Tik Tok è quasi scontato in un mondo musicale dominato dal New Music Friday, ma se hai un intero mondo da descrivere puoi farcela. Canzone dopo canzone, video dopo video, Lil Nas X è riuscito a portarsi nel suo immaginario da Generazione Z inserendoci dentro un aspetto queer (l’artista nel pieno del suo boom ha fatto coming out) che non è scontato in un mondo machista come quello dell’hip hop americano. Basti pensare al video di “Industry Baby” dove degli uomini gay ballano in prigione. Se pensiamo al rap americano, anche solo di una decina di anni fa, ci viene difficile pensare a un immaginario del genere.

“Montero” è un album completo. C’è tutto il divertimento a cui il “rapper” ci ha abituato con dei featuring eccezionali con Doja Cat, Elton John e Miley Cyrus ma c’è anche una profondità  inaspettata in un pezzo come “Void” (forse il pezzo più riuscito dell’intero album): “Stuck in this world where it’s so much to prove. Every win gives you more room to lose“. Sentire un artista così onesto è difficile, ma necessario.

Le polemiche sul suo conto negli Stati Uniti non mancano: è notevole il video di “Montero (Call Me By Your Name)” dove a un certo punto appare Satana che fa la lap dance. Le immagini hanno creato una polemica notevole soprattutto nelle associazioni cristiane americane, facendo emergere degli attacchi omofobi nei confronti dell’artista. A Lil Nas X non interessa e ci ha dimostrato che oltre a il puro LOL c’è molto altro. Si possono combattere delle battaglie importanti divertendosi e facendo della buona musica? La risposta per noi è sì.

Credit Foto: Filip Custic