Continuano le indiscrezioni sul prossimo disco dei Cure.

Intervistato nel backstage del recente BandLab NME Awards 2022, Robert Smith ha svelato al noto magazine musicale britannico organizzatore della serata nuovi interessanti dettagli su quello che potrebbe essere il primo lavoro in studio della nota band dopo un’attesa di oltre 15 anni (l’ultimo “4:13 Dream” è uscito nel 2008).

In questa occasione Smith oltre ai soliti (piuttosto vaghi) aggiornamenti sui lavori in corso si lascia anche scappare un titolo confermando che i dischi che la band sarebbe in procinto di pubblicare sarebbero due e non tre come dichiarato nel 2019.

Ho lavorato a due album dei Cure e uno di questi è finito ha dichiarato Smith

Purtroppo è il secondo che è pronto. Per l’altro devo fare quattro voci e ci sono 10 canzoni per ogni album. La fase di mix inizieranno il prossimo 1 aprile, quindi ho tre settimane ancora.

Poi svela un titolo:
So come si intitola. Si intitola “Songs Of The Lost World”. Ha anche una copertina pronta, c’è un ordine in corso, è quasi fatta! Sono così lenti a causa dei vinili, ma potrebbe arrivare a settembre. Preferirei che uscisse. Non sopporto l’attesa.

L’artista torna poi sulle sonorità  che troveremo in queste nuove pubblicazioni:
E’ implacabilmente oscuro. La cosa più tenebrosa che abbiamo mai fatto. il secondo è upbeat e il mio (disco solista ndr) non uscirà  fino al prossimo anno.

e ancora:
Devo continuare a rivederlo. è una cosa che volevo fare da così tanti anni. Mi rendo conto che ho solo una possibilità  per farlo, quindi ora ho iniziato ad aggiungere strumenti reali e strumenti acustici, mentre questa volta due anni fa era letteralmente solo un feedback, ma mi sono un po’ disincantato su questo aspetto. L’avevo ascoltato tre volte e penso che sia spazzatura.

Sono almeno 4 anni che i diretti interessanti forniscono aggiornamenti, più o meno vaghi, su prossime pubblicazioni targate The Cure.

Già  2019 Robert Smith intervistato alla “‘Rock And Roll Hall of Fame’ commentava il sound dei brani, definendoli anche all’epoca ‘dark’, che la band era intenta a registrare in studio in quei mesi, mentre nell’estate del 2020 era stato il tastierista Roger O’Donnell a parlare in termini entusiastici di un nuovo possibile lavoro.

Credit Foto: Mr. Rossi, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons