Fausto Rossi, artista noto in passato con lo pseudonimo di Faust’O, si è recentemente raccontato in una lunga intervista al Rolling Stone.

Tra passaggi inerenti alla sua vita e alle influenze che lo hanno spinto a diventare un musicista tra gli anni 60 e 70 (Beatles e Hendrix e zero musica italiana) catturano l’attenzione dichiarazioni e giudizi rivolti a molti illustri colleghi.

A parte Enrico Ruggeri, che ha musiche un pò retrò ma è uno valido, Flavio Giurato e Alberto Radius l’artista ha parole tutt’altro che al miele per due mostri sacri del calibro di Fabrizio De Andrè e Franco Battiato.

Su Faber dichiara:
…un altro che arriva dalla scuola di Georges Brassens. De Andrè era uno di famiglia ricca che si spacciava per anarchico. Ridicolo! Non sapeva scrivere canzoni e musicalmente non valeva nulla. Neanche Brassens musicalmente era granchè, solo che lui scriveva cose esagerate, perchè era un poeta vero. Se De Andrè è un poeta, allora Ungaretti è un deficiente? Ci hanno provato anche con me a definirmi poeta, ma li ho mandati a cagare.

mentre su Battiato:
Purtroppo l’ho conosciuto”… L’ho sempre trovato molto finto, falso e anche decisamente rompicoglioni.

Altri artisti che finiscono nel mirino di Rossi sono poi Francesco Guccini ( …non lo apprezzo! Questi che sono sempre attaccati alla sinistra, come Bertoli. Non mi è mai piaciuto schierarmi, non lo farò mai. Destra, sinistra, perchè farsi prendere per il culo così? ), Maneskin (Li ho ascoltati, non sanno scrivere testi e non sanno suonare), Manuel Agnelli (Mi è bastato ascoltare la versione di “Hey Bulldog” dei Beatles eseguita dagli Afterhours per capire tutto. Una vera merda. Lui che canta in un inglese che non esiste, i musicisti che non sanno suonare.) e Litfiba (un gruppo fintissimo! Soprattutto Piero Pelù.).

Credit Foto: Alessandro Farese, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons