La partenza della nuova produzione viene affidata ai malinconici synth eighties di stampo gotico di “Slither In The Rain” che preludono ai ventidue minuti del mini album “Love on My Mind” – uscito lo scorso 25 Febbraio via Wharf Cat – che conferma l’eccellente musica proposta dai Bambara.

Per gli ascoltatori di primo pelo, ricordiamo che i Bambara sono un trio originario di Athens, Georgia, ma con base a Brooklyn, New York, composto dal cantante e frontman Reid Bateh (voce e chitarra), da suo fratello Blaze Bateh (batteria e cori) e da William Brookshire (basso e cori). Il nome della band è un riferimento ad un personaggio della serie animata Aeon Flux.

All’attivo con già  quattro full-length, il trio statunitense è reduce dall’acclamato  “Stray” del 2020 che ha definitivamente consacrato il loro nome nella scena post-punk mondiale tanto da essere chiamati come special guest del tour europeo degli Idles.

I sei episodi di “Love on My Mind” riprendono le influenze tracciate con i precedenti lavori e, dunque, rock e sintetizzatori si fondono dando vita a linee di basso corpose e insistenti come nelle note sofferte di “Birds” oppure come nell’oscura “Point and Shoot” laddove le taglienti chitarre incalzano una riuscita “Feel Like a Funeral”.

Coadiuvato da musicisti di spessore – Jeff Tobias (sax), Jason Disu (trombone) – i singoli brani si arricchiscono di arrangiamenti che impattano in maniera decisa sulle sonorità , ancora più ariose dunque. E non è tutto. La collaborazione con Bria Salmena (vocalist dei Frigs) dà  un ulteriore spinta allo strambo rockabilly di “Mythic Love”, primo singolo estratto, mentre il duetto con la brava Drew Citron (Frankie Rose e Public Practice) accentua l’atmosfera inquieta e claustrofobica della conclusiva “Little Wars”, probabilmente una delle migliori della sestina.

Insomma, con poco più di venti minuti i Bambara ci regalano un EP decisamente di qualità  che sottolinea ancora una volta le loro indiscusse doti.

Photo credit: Bambara