Masha Alyokhina, musicista delle punk band Pussy Riot ma soprattutto fiera attivista politica, è riuscita a fuggire dalla Russia dopo le nuove direttive istituite dal Cremlino per limitare l’azione dei presunti dissidenti.

L’artista, già  in passato incarcerata per brevi periodi per la sua opposizione a Vladimir Putin, è stata recentemente condannata a 21 giorni di colonia penale, pena che l’ha spinta a lasciare il paese.

Come svelato dal New York Times, la Alyokhina, che si trovava agli arresti domiciliari nell’appartamento di un amico, avrebbe eluso la stretta sorveglianza della polizia di Mosca, fuggendo travestita da rider addetto alla consegna a domicilio di cibo abbandonando il cellulare per non essere rintracciata.

Grazie all’intercessione dell’amico e artista islandese, collaboratore dei National, Ragnar Kjartansson l’attivista avrebbe ottenuto, da un paese europeo, lo status di cittadina europea che le avrebbe permesso di raggiungere la Lituania passando per la Bielorussia nonostante il suo passaporto sia stato confiscato.

Al magazine americano Masha ha dichiarato:
Ancora non riesco a capacitarmi di quello che sono riuscita a fare. Sembra un romanzo di spionaggio.