E alla fine il 9 maggio Liberato è apparso. Dopo un’attesa durata tutta la giornata, alle 23:59 del 9 maggio 2022 Liberato ha fatto uscire il suo secondo album chiamato “Liberato II”. Un hype durato un anno che ha regalato al pubblico del cantante napoletano un album di sette pezzi già  iconici e che seguono il filone dei pezzi usciti dall’inizio della carriera di uno dei progetti più innovativi nella storia recente della musica italiana.

Dopo anni dove si parlava solo di lui, Liberato è scomparso. Durante gli anni del lockdown un paio di pezzi, l’apparizione nella colonna sonora del film Netflix “Ultras” e i rinvii del suo concerto al Forum di Milano che sarà  recuperato il 9 settembre a Milano. Poca roba per uno degli artisti che sul finire degli anni ’10 aveva catalizzato e conquistato tutto, ponendoci di fronte a una domanda importante: C’è della musica in questo hype?.

Il primo album uscito il 9 maggio 2019 chiamato “LIBERATO” aveva già  tolto tantissimi dubbi, ma è con questo album che Liberato cancella totalmente ogni dubbio sulla qualità  dei suoi pezzi. Il pezzo di punta è sicuramente Partenope, accompagnato anche da un visual ad hoc con dei richiami e uno studio della storia napoletana da far invidia ai migliori storici di sempre. Partenope non è altro che la leggenda della sirena da cui prese il nome la città  di Napoli e che dopo il tentativo di sedurre Ulisse decise di uccidersi su una roccia dove ora sorge Castel dell’Ovo.

Il video di Francesco Lettieri, il deus ex machina dietro le produzioni visive di Liberato ma anche di Calcutta è un richiamo costante al passato di Napoli, al settecento, a Palazzo Reale e dove il marchio di Liberato esce al meglio: tradizione e folklore mischiato alla contemporaneità , un po’ come le sue canzoni.

Il resto dell’album non regge il confronto con il primo pezzo che entrerà  subito nella top 5 dei migliori pezzi dell’artista ma alcune canzoni sono degne di nota. Una tra tutti è la particolarissima “Cicerenella”, una canzone popolare napoletana dell’ottocento che Liberato rivisita secondo i suoi canoni, entrando di diritto nel culto.

L’album risveglia i riflettori su un artista che volenti o nolenti ha sconvolto la musica italiana negli ultimi anni e ora con il concerto a Milano vuole provare ad affermarsi anche nel live dopo le sue poche esibizioni effettuate negli ultimi anni. L’importante è che il 9 maggio sia stato celebrato.