Torna Stella Donnelly con questo suo sophomore, realizzato ancora da Secretly Canadian, che arriva dopo tre anni e mezzo dal suo convincente, fresco e piacevolissimo esordio “Beware Of The Dogs”.

La musicista di Perth, come ammesso da lei stessa, aveva scritto ben quarantatre canzoni, che sono poi state ridotte alle undici finite su questo suo nuovo album, descritto come “una sperimentazione rischiosa, duri momenti di introspezione e molta transizione”, aggiungendo poi di aver dimenticato chi era come musicista: questa puo’ essere una cosa negativa, ma allo stesso tempo anche molto positiva, perchè una riscoperta di se stessa la puo’ senza dubbio indurre a creare qualcosa di nuovo (almeno per lei) e interessante.

E infatti questo nuovo LP è diverso dal suo predecessore a cominciare dal fatto che l’australiana è tornata a utilizzare il piano, strumento che aveva iniziato a suonare durante la sua infanzia, ma sono davvero tanti gli elementi da valutare in questo “Flood”.

E’ giusto partire proprio dall’inizio e quindi dalla opening-track e singolo principale “Lungs”, che non solo vede proprio il piano tra i suoi protagonisti principali, insieme anche a synth, beat e percussioni, che mostrano inaspettate influenze dancey: allo stesso tempo, però, la sua voce, dolce e accattivante, rimane al centro di tutto, creando melodie delicate e dal sapore delizioso.

Gli spunti degni di interesse, però, non finiscono certo lì, perchè basta fare un paio di passi avanti per trovare un’altra anima completamente diversa della Donnelly: ci riferiamo alla bellissima e toccante “Restricted Account”, piena di romanticismo dai toni dolci-amari. Anche qui ritroviamo il piano, ma anche ritmi decisamente bassi e riflessivi e decorazioni davvero splendide costruite con l’aiuto di fiati di grande classe, mentre Stella canta speranzosa “I’ll be your lover”.

Gli stessi fiati sono protagonisti anche in seguito in “This Week”, un pezzo piuttosto rilassato che parla di salute mentale, in cui appaiono i synth: ancora una volta la musicista di Perth cerca di rassicurarci dicendo “I feel better” e noi ovviamente ne siamo ben lieti.

Se “Move Me”, pur sempre dalle sonorità  ricche, risulta avere un volto più pop, in “Mornimg Silence” l’australiana si muove senza nessun problema su delicati, ma efficaci territori indie-folk, tanto semplici quanto piacevoli e sinceri.

Un lavoro fresco, elegante e molto interessante, questo secondo LP di Stella Donelly ci mostra una musicista intelligente e in continua crescita: il futuro puo’ solo aprire tante nuove porte per lei e, in attesa che torni in Europa a suonare, ci riascoltiamo molto volentieri questo “Flood”.

Photo Credit: Emma Daisy