A febbraio dello scorso anno i Maximo Park hanno pubblicato il loro settimo LP, “Nature Always Win”, che ha debuttato al secondo posto delle classifiche di vendita inglese, la posizione più alta mai raggiunta dalla band di Newcastle Upon Tyne.

Dopo averlo portato in giro per il Regno Unito nei mesi scorsi, ora Paul Smith e soci hanno iniziato un nuovo tour celebrativo in cui suoneranno i loro principali singoli estratti da tutti gli album finora pubblicati.

Questa sera ci troviamo alla Manchester Academy, enorme venue che fa parte della struttura della locale università : la risposta del pubblico mancuniano è davvero buona e il concerto sfiora il sold-out (rimangono liberi solo alcuni posti in fondo alla sala).

Dopo il concerto di Pip Blom, quando sull’orologio le nove sono passate da pochissimi minuti, ecco arrivare sul palco i Maximo Park, accompagnati da un caloroso boato.

A dare inizio alla serata è “All Of Me”, estratto proprio dal loro lavoro più recente: nonostante i vocals di Paul, oggi con una t-shirt bianca con la scritta “peace”, risultino malinconici e nostalgici, comunque non mancano l’energia e le sensazioni melodiche dai sapori poppy costruite con esperienza tra chitarra e synth.

La canzone successiva, invece, proviene dal loro debutto “A Certain Trigger” (2005), e si chiama “The Coast Is Always Changing”: il pezzo risulta vitale e fresco come allora, uno dei tanti piccoli inni che il gruppo inglese ha scritto nel corso della sua ultradecennale carriera. Diventa davvero impossibile rimanere fermi davanti a questa nuova dose di adrenalina che Smith e soci ci regalano, in particolare nel ritornello dai ritmi punky.

In seguito “Hips And Lips” parte da influenze synth-pop incredibilmente dancey, ma lascia poi spazio a irresistibili riff di chitarra e a un drumming incisivo che aumenta la sua velocità  in maniera importante.

Prima dei concerti di questo tour, attraverso i loro canali social, i Maximo Park chiedono ai fan di ogni città  in cui suoneranno, di scegliere un singolo che verrà  poi eseguito durante il loro concerto: Paul comunica che quello scelto dai fan di Manchester è “Karaoke Plays”, preso dal loro sophomore “Our Earthly Pleasure” e allora arriva un’altra botta di energia pop dai toni nostalgici e assolutamente gradevoli.

C’è ovviamente spazio anche per il recentissimo singolo “Great Art”: se all’inizio sono rumorosi synth e una batteria inarrestabile a guidare il brano, è poi la chitarra di Duncan Lloyd a disegnare ottime melodie e un esaltante ritornello per questo brano ispirato e fresco che sembra riportarci alle loro cose migliori di metà  anni ’00.

Incredibile il lavoro dei synth di Jemma Freese nel vecchio singolo “Our Velocity”: la sua anima punk e la sua velocità  supersonica accendono il pubblico mancuniano, già  caldo di sua natura, e l’atmosfera della sala dell’Academy si fa davvero incendiaria.

Dopo “The Kids Are Sick Again”, meno esplosiva rispetto alla sua versione originale, ecco l’attesissima “Going Missing”, dove la sei corde di Lloyd recita la parte della protagonista: un totale inno cantato da tutti i presenti con quelle sue melodie irresistibili e quella vena malinconica e poppy sostenuta dal carisma di Smith, che anche oggi non ha evitato i suoi proverbiali salti durante il concerto.

Il mainset non puo’ che chiudersi che con “Apply Some Pressure”, altro perfetto mix pop tra chitarre e synth, mentre la voce di Paul rimane forte e sicura, come per tutto il resto del live: la folla ovviamente è in totale delirio e si lascia conquistare da un pezzo così catchy.

L’encore poi è un vero trionfo con il continuo handclapping tra “Girls Who Play Guitars” e la conclusiva “Graffiti” e il pubblico totalmente trascinato dalle sempre esaltanti melodie e dal piglio energico dei brani del gruppo di Newcastle Upon Tyne.

In quasi novanta minuti i Maximo Park hanno fatto fare ai numerosi presenti un bellissimo viaggio lungo attraverso i loro sette LP, regalando tantissimi momenti di adrenalina e di esaltazione pura con numerosi brani che sono destinati a rimanere a lungo: anche se qualcuno dei singoli non ha graffiato a dovere o ha lasciato un segno meno importante nel corso della loro carriera, la serata è stata comunque molto divertente ed esaltante e piena di ricordi e questo è ciò che più importa.

Photo Credit: Stuart Sevastos, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons