Finalmente, dopo otto anni di estenuante attesa, tornano gli Off! del leggendario Keith Morris ““ che, per chi non lo sapesse, è a tutti gli effetti uno dei padri nobili dell’hardcore statunitense, presente sin dagli albori della scena californiana prima con i Black Flag, poi con i Circle Jerks.

Le venti brevissime tracce che illuminano i quaranta minuti scarsi di “Free LSD” sono il frutto del brillante lavoro condiviso con il fedele chitarrista Dimitri Coats (ex Burning Brides) e due nuovi membri freschi di ingresso in line-up, ovvero il bassista Autry Fulbright II (per quasi dieci anni parte degli …And You Will Know Us By The Trail Of Dead) e il batterista di estrazione jazz/funk Justin Brown, già  al fianco di Herbie Hancock, Thundercat e Flying Lotus.

Una formazione estremamente eterogenea ma affiatata per un disco sperimentale che, con grande coraggio, prova a stravolgere il linguaggio tradizionale del punk vecchia scuola sfruttando le più disparate contaminazioni (psichedelia in primis) e le funamboliche rullate di Brown, un vero e proprio mostro di bravura dietro i tamburi.

Il miracolo degli Off! sta nel confezionare un album che, seppur indiscutibilmente hardcore (impatto ed energia sono assolute costanti), riesce a spaziare liberamente tra stili diversi in un flusso unico, ininterrotto e denso di punk rock mutante, incredibilmente eccitante e tecnicamente eccelso.

C’è tutto un universo nascosto tra le schegge di follia sonica che formano il sorprendente “Free LSD”, concepito come soundtrack di un film fantascientifico ancora in fase di sviluppo. Le canzoni, seppur solo di rado si spingano oltre i due minuti di durata, contengono elementi sonori presi in prestito dal free jazz, dall’industrial e dal noise: suoni incisivi ma mai davvero invadenti, sempre molto ben amalgamati con l’incontenibile furia hardcore della band.

Fugaci comparsate di sax impazziti si alternano a note di synth dal sound grezzo, in un continuo susseguirsi di intermezzi che viene regolarmente spezzato dalla voce sguaiata, rabbiosa e potente di un ispiratissimo Keith Morris che, alla soglia dei settant’anni, ci stupisce ancora con la curiosità  e l’originalità  di un ragazzino. I riff di stampo stoner/doom di Dimitri Coats (“Black Widow Group”, “Murder Corporation”, “Worst Is Yet To Come”) aggiungono un pizzico di cattiveria in più a un album in cui praticamente tutto funziona a dovere. è proprio il caso di dirlo: il 2022 si avvia verso una degna chiusura con l’hardcore punk psichedelico e visionario dei rinnovati Off!. Album vivamente consigliato.