Nina Nastasia, nata a Los Angeles, è tornata, dopo 12 anni di pausa. con quello che lei stessa ha descritto come il suo primo album da solista, “Riderless Horse“. Il disco è stato pubblicato da Temporary Residence Ltd il 22 luglio. La versione in vinile dell’album è stata resa disponibile giusto il 4 novembre.

Si tratta della prima pubblicazione di Nina Nastasia dopo il suo sesto disco “Outlaster”, uscito nel 2010 e del primo disco non prodotto da Kennan Gudjonsson. Nastasia aveva abbandonato la musica a causa degli abusi psicologici subiti da Gudjonsson, suo compagno da 25 anni. Questi si è suicidato il 27 gennaio 2020.

Nina Nastasia ora continua nel suo viaggio che l’ha riportata alla musica e alla vita, con due nuove canzoni,   “Whatever You Need To Believe” e “Too Soon”, entrambe registrate durante le stesse sessioni che hanno prodotto “Riderless Horse”.

Parlando di “Whatever You Need To Believe” la cantante dice: “Può essere fastidioso sentire la gente parlare di cosa succede esattamente a una persona quando muore e poi suggerire le cose da fare per quella persona morta affinchè possa viaggiare senza problemi verso la prossima destinazione nell’aldilà , in modo da non essere intrappolata in uno schema di attesa. Innanzitutto, perchè devo occuparmi io dei loro piani di viaggio. E secondo… beh… cosa hai scelto esattamente che accada?“.

Su “Too Soon”: “L’invecchiamento è crudele. La natura è crudele. Bella ma cattiva. A differenza di questa canzone, non troverò una bella erba alta su cui sdraiarmi per morire. Me ne andrò urlando e scalciando. E se la scienza riuscirà  a trovare una soluzione ai dolori dell’invecchiamento e alla noia della morte, mi iscriverò ai test clinici, ma questa è un’altra canzone“.