Prima di questa serata, avevo visto i Verdena esattamente 30 volte e, come tutti i fan di lungo corso, ho assistito a performance magnifiche e ad altre nelle quali il trio non riusciva a sincronizzarsi e mandava tutto a quel paese, con Alberto che manifestava platealmente la frustrazione. Ma mai avevo avuto la sensazione di una band senz’anima e pigra dal punto di vista delle scelte su come rendere le canzoni dal vivo. Stavolta, invece, non ho fatto altro che pensare queste cose per tutto il tempo in cui sono riuscito a resistere prima di andarmene, sdegnato.

La band è tornata con un disco dal suono vario e fresco, spesso disimpegnato e comunque molto scorrevole e di facile ascolto. Purtroppo, nulla di tutto questo si può dire del live, perchè tutte le canzoni che ho ascoltato, sia quelle nuove che quelle vecchie, sono state affogate in un mare di distorsioni e echi che già  di per sè non rappresentava certo la scelta migliore, e che, alla lunga, ha avuto la gravissima colpa di risultare estremamente ripetitivo, anche perchè era accompagnato da una parte ritmica parimenti monocorde.

In pratica, i Verdena hanno completamente appiattito e banalizzato il proprio repertorio, compresa la parte più nobile di esso, dato che ciò che mi ha fatto decidere per l’uscita in largo anticipo è stata la sequenza “Viba-Starless-Luna-Don Callisto”. Tutte e quattro sono state rese praticamente identiche, così come le sei precedenti tratte dall’ultimo album, e pesantemente snaturate, sacrificate sull’altare di questo suono pastoso e informe che certamente metteva in risalto le doti tecniche del trio, ma che all’atto pratico toglieva letteralmente l’anima dalle canzoni.

Vedere e ascoltare i Verdena andare così dritti col pilota automatico, fissi su una sola idea e senza un minimo di sentimento mi ha fatto seriamente sentire male dal punto di vista fisico, e così non ho potuto rimanere ancora lì. Mi si dirà  che chi va via prima ha sempre torto, ma non avevo altra scelta, il dolore per ciò a cui stavo assistendo mi ha sopraffatto. E dubito che si sia trattata di una serata no: certe scelte si fanno prima, e a questo giro, i Verdena le hanno pesantemente sbagliate.

Credit Photo: Paolo De Francesco