Quando gli Eurythmics pubblicarono “Sweet Dreams (Are Made of This)” il synth pop aveva raggiunto i vertici delle classifiche ormai da alcuni anni.

C’erano riusciti in modo clamoroso gli Human League, dopo gli ottimi sperimentali “Reproduction” e “Travelogue” e la successiva fuoriuscita dalla band di Martyn Ware e Ian Craig Marsh che andarono a formare gli Heaven 17, scelsero volutamente una strada più mainstream con la pubblicazione di “Dare” e il successo travolgente e planetario di ” Don’t You Want Me “.

Anche gli Heaven 17 in realtà  ebbero poi la loro fetta di popolarità , non tanto con l’ottimo album d’esordio “Penthouse and Pavement” (1981), che comunque ebbe un buon successo e che acquistai (a differenza di “Dare” che non mi piacque molto), ma con il successivo del 1982 “The Luxury Gap” che diede loro molta visibilità  insieme al singolo “Let Me Go”, che nella sua bellissima versione remixata, con mia viva, sorpresa sentii suonare anche nelle discoteche dell’epoca.

Il 1981 e il 1982 erano stati gli anni del successo commerciale del synth pop, un pò tutti avevano raccolto i primi successi, artisti come i Depeche Mode, i Soft Cell, gli Ultravox, Gary Numan, i Visage e tanti altri si erano imposti come i nuovi protagonisti della scena, personalmente quando arrivarono gli Eurythmics il mio interesse verso il synth pop si era affievolito anche a causa di una sua decisa virata commerciale, gli ascolti si erano spostati su band che all’epoca erano ancora, almeno dalle nostre parti, poco conosciuti.

L’abbuffata di synth pop iniziava a creare l’esigenza di ascoltare altro, l’estate del 1982 in fondo era stata all’insegna di “Pornography”, dopo il capolavoro dei Cure, era ormai difficile se non impossibile tornare indietro.

Gli Eurythmics arrivavano quindi un po’ in ritardo e questo era dovuto alla loro storia precedente che, pur determinando questo stacco, sarà  comunque la base per il loro successo anche negli anni successivi, Annie Lennox e Dave Stewart era da un po’ che ci provavano ed erano all’ultimo treno, non erano di certo dei ragazzini: Annie aveva 28 anni e Dave 30.

Erano stati insieme membri della band The Tourists, che non aveva lasciato il segno, pubblicato anche un album come Eurythmics intitolato “In the Garden” che era passato totalmente ignorato, avevano avuto una relazione che in quel momento era naufragata e si trovavano in un momento decisivo per la loro carriera che sarebbe potuta finire da un momento all’altro.

Dave Stewart come tutti era affascinato dall’uso delle nuove tecnologie ma era un chitarrista e non aveva grande conoscenza delle tastiere, decise però di fare una scelta coraggiosa, grazie ad un prestito acquistò attrezzatura e sintetizzatori e approntò uno studio di registrazione casalingo, qui iniziò il loro grande successo.

I primi singoli che uscirono nel corso del 1982 non trovarono grande riscontro, “The Walk” e “This Is the House” erano passati completamente inosservati e anche all’ottima “Love Is a Stranger” era toccata la stessa sorte.

L’uscita del singolo ” Sweet Dreams (Are Made of This) ” cambiò tutto, il pezzo scalò le classifiche di mezzo mondo e raggiunse anche il primo posto in Inghilterra, in questo grande peso ebbe anche il video di promozione, dove la figura androgina di Annie Lennox con i capelli cortissimi color arancio bucherà  il video affasciando un pò tutti, il video finì in rotazione su MTV decretando il successo dell’intero album, anche “Love Is a Stranger” venne ripubblicata nel 1983 e questa volta raggiunse la top ten inglese.

“Sweet Dreams (Are Made of This)” il duo lo creò con l’intenzione di realizzare un album synth abbandonando solo apparentemente i suoi punti di forza: ho parlato del fatto che Dave Stewart fosse un chitarrista ma non bisogna dimenticare che Annie Lennox era anche lei una grande musicista, con alle spalle studi classici di flauto, pianoforte e clavicembalo: in realtà  queste loro qualità  usciranno nuovamente fuori negli anni successivi quando ormai la parte elettronica tendeva ad essere meno protagonista, aiutandoli a mantenere vivo il loro successo per lungo tempo.

Data di pubblicazione: 4 gennaio 1983
Durata: 41:59
Tracce: 10
Etichetta: RCA Records
Produttore: David A. Stewart, Robert Crash, Adam Williams

Track List
1. Love Is a Stranger
2. I’ve Got an Angel
3. Wrap It Up
4. I Could Give You (A Mirror)
5. The Walk
6. Sweet Dreams (Are Made of This)
7. Jennifer
8. This Is the House
9. Somebody Told Me
10. This City Never Sleeps