La musica a volte è anche una questione di famiglia, porto e rifugio quando le cose si fanno difficili.

Credit: Stephen Booth

E’ più o meno quello che è successo a Robert Forster dei Go Betweens quando alla moglie – la musicista tedesca Karin Bäumler – è stato diagnosticato un cancro alle ovaie inizialmente giudicato inoperabile poi fortunatamente curato e al momento sconfitto.

“The Candle and the Flame” è  cronaca dolce e rigorosa di malattia e guarigione, tra ricordi ed emozioni delicate tessute con l’aiuto dei figli Loretta e Louis, membro dei Goon Sax.

Nove brani nati da un gioco di sguardi, dalle serate passate seduti a gambe incrociate sul divano e registrate con il preciso intento di far dimenticare almeno per pochi minuti la dura realtà.  Un viaggio tenero che comincia con il piccolo inno motivazionale “She’s a Fighter” e la tenacia di “It’s Only Poison” che si alternano a canzoni come “Tender Years” o “Always” che ricostruiscono l’inizio di un rapporto di coppia solido e indissolubile.  La seconda in particolare è puro indie pop che riporta al periodo Go Betweens.

 “The Roads” e una “I Don’t Do Drugs I Do Time” in puro stile Johnny Cash dove Forster e Karin duettano in perfetta armonia rappresentano la parte più riflessiva del disco. “There’s a Reason to Live” invece brilla per l’ottimismo concreto che sa esprimere attraverso quei giochi di parole in cui Robert è sempre stato maestro.

“The music of the city is an old melody” canta in “Go Free” mentre va alla ricerca di una libertà mai veramente perduta, evocata anche in una “When I Was a Young Man” dai dolci, dolcissimi accordi Tempo di bilanci per Robert Forster dunque e il saldo in fondo resta positivo.