Credit: Raph_PH, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Chrissie Hynde ha espresso su Facebook il suo pensiero sulla Rock & Roll Hall of Fame dicendo:

Se qualcuno vuole la mia posizione nella Rock & Roll Hall of Fame è il benvenuto. Non voglio nemmeno esservi associata. È solo un’altra presa per i fondelli dell’establishment. Sono entrata in una band per non dover far parte di tutto questo: una vera e propria stronzata.

Il post della Hynde arriva pochi giorni dopo la presa di posizione di Courtney Love, che aveva scritto un articolo per il Guardian in cui si chiedeva:

Perché le donne sono così emarginate dalla Rock & Roll Hall of Fame? Appena l’8% dei suoi membri sono donne. La creazione del canone non puzza solo di sessismo, ma anche di ignoranza e ostilità Se così poche donne sono state inserite nella Rock Hall, allora il comitato di nomina è malsano. Se così pochi artisti neri, così poche donne di colore, sono stati inseriti, allora il processo di votazione deve essere rivisto. La musica è una forza vitale in continua evoluzione e loro non riescono a stare al passo.

Se la Rock Hall non è disposta a guardare i modi in cui sta replicando la violenza del razzismo strutturale e del sessismo che gli artisti affrontano nell’industria musicale….. allora che vadano all’inferno.

Chrissie Hynde, che è stata inserita nella Rock & Roll Hall of Fame con i Pretenders nel 2005, ha dichiarato:

Se qualcuno vuole la mia posizione nella Rock’n’Roll Hall of Fame è il benvenuto. Non voglio nemmeno esservi associato. È solo un’altra presa per i fondelli dell’establishment. Sono entrato in una band per non essere coinvolta in tutto questo. Stavo vivendo una vita felice a Rio quando ho ricevuto la notizia che sarei stata inserito. Mi si strinse il cuore perché sapevo che sarei dovuta tornare indietro perché sarebbe stato un calcio nei denti ai miei genitori se non l’avessi fatto. Li avevo già fatti arrabbiare abbastanza, quindi era una di quelle cose che mi avrebbero salvato da anni di delusioni. Come il trasferimento dagli Stati Uniti, l’arresto alle proteste della PETA e la mia personalità in generale. A parte la partecipazione di Neil Young al processo di inserimento, l’intera faccenda era, ed è, una vera e propria stronzata. Non ha assolutamente nulla a che fare con il rock ‘n’ roll e chiunque pensi che lo sia è un pazzo.