Credit: Dominik Friess

Qualche settimana fa i Nation Of Language erano tornati con il singolo “Sole Obsession“, ma oggi annunciano addirittura un nuovo LP, il loro terzo, “Strange Disciple“, in arrivo il prossimo 15 settembre via PIAS a nemmeno due anni di distanza dall’ottimo “A Way Forward“.

Nei tre brevi anni trascorsi dal loro acclamato debutto, “Introduction, Presence” del 2020, i Nation of Language hanno sostenuto un’ascesa crescente da piccole scene iperlocali a palcoscenici internazionali e televisioni di seconda serata, mentre la loro evoluzione musicale ha incarnato tre distinti modi di muoversi nel mondo: il cantante e autore Ian Devaney immagina il primo album della band, “Introduction, Presence”, come se si svolgesse in un’automobile, mentre il secondo album “A Way Forward” si è svolto su una locomotiva, influenzato dal suono stridente del krautrock. Ora, come primo disco completamente creato e pubblicato al di fuori dei confini di un isolamento causato da una pandemia, “Strange Disciple” è incentrato su canzoni dal ritmo incalzante e bassi rimbalzanti che si sentono ambulanti e in viaggio, informati dall’eccitazione di esplorare nuovi luoghi che la band non avrebbe mai pensato di vedere in tour.

Registrato nello studio di East Williamsburg del produttore dell’album Nick Millhiser (Holy Ghost!, LCD Soundsystem), “Strange Disciple” è stato completato durante il periodo che i Nation of Language hanno trascorso a casa, tra una serie di spettacoli dal vivo e l’altra durante lo scorso anno. A differenza dei due precedenti LP, questa volta i membri della band Ian Devaney, Aidan Noell e Alex MacKay hanno potuto prendere in considerazione le scelte creative che sarebbero state più avvincenti da eseguire sul palco, espandendo il loro suono new wave, post-punk e synth-powered con un nuovo fervore. Hanno incorporato la batteria dal vivo negli arrangiamenti e più chitarra di quanta ne avessero mai avuta prima, incanalando gli amori di lunga data per lo shoegaze e il melodramma oscuro di trovatori come Leonard Cohen. Per la prima volta, i Nation of Language si sono anche impegnati in un processo di registrazione completamente analogico, permettendosi di accettare le proprie imperfezioni e di resistere all’inclinazione di pensare troppo allo stile enfatico, euforico e cerebrale del songwriting che ti fa venire voglia di ballare e piangere allo stesso tempo.

La band synth-pop di Brooklyn intanto condivide anche un nuovo singolo, “Weak In Your Light”, che potete ascoltare qui sotto.

“Strange Disciple” Tracklist:
1. Weak In Your Light
2. Sole Obsession
3. Surely I Can’t Wait
4. Swimming In The Shallow Sea
5. Too Much, Enough
6. Spare Me the Decision
7. Sightseer
8. Stumbling Still
9. A New Goodbye
10. I Will Never Learn