Un mantra, evocativo e potente, che unisce folklore ed elettronica con al centro il paesaggio della Sardegna sempre presente nei testi e nella musica di Chiara Floris in arte Bluem che dopo l’esordio “NOTTE” del 2021 torna con un album registrato tra Gran Bretagna e l’isola natia. Protagoniste le figure femminili, fondamentali in un racconto personale e collettivo in bilico tra modernità e tradizione.

Credit: Valeria Cherchi

“Nou” – nuovo in sardo – si muove tra figure mitologiche come la Creusa di Corinto che ha ispirato le morbide evoluzioni sonore e ritmate di una “Creusa” tutta strumentale, mentre “angel” continua il percorso iniziato con “NOTTE” unendo inglese e italiano, autotune, synth e percussioni all’insegna della contaminazione come “dear” del resto.

 “moonlight” riprende e attualizza la leggenda delle Janas, donne dotate del potere di donare ricchezza o infliggere maledizioni, continuando una carrellata di ritratti al femminile che comprende anche “Adele” dedicata alla violinista e compositrice Adele Madau tra sample di  canto polifonico e ritmi sostenuti.

L’hyper pop ricco di tensione di “AM”, le melodie acide di “gold”, “piano song” e della title track rivelano la complessità di un disco dalle mille anime, che si chiude con la dolcezza di “Sula”, che partendo dal personaggio del libro di Sergio Atzeni “Passavamo Sulla Terra Leggeri” riannoda i fili della storia di un’isola mai doma. “Nou” è novità e sperimentazione, cambiamento e metamorfosi, all’interno di uno stile ben definito e contemporaneo.