Credit: Garry Knight from London, England, CC0, via Wikimedia Commons

I fan di Brian Eno sapranno bene che domenica 22 ottobre, alle ore 12 presso Ca’ Giustinian a Venezia, il maestro riceverà il Leone d’Oro alla carriera 2023 per la sua ricerca sulla qualità, la bellezza e la diffusione del suono digitale e la sua concezione dello spazio acustico come strumento compositivo. Il giorno prima, in due appuntamenti, alle ore 15 e alle ore 20, Eno, al Teatro La Fenice, presenterà un adattamento live del suo album “The Ships”.

Il tour ‘Ships’ prevede un adattamento orchestrale dell’acclamato album di Eno del 2016, “The Ship”, oltre a composizioni nuove e classiche di Eno. Eno si esibirà insieme alla Baltic Sea Philharmonic, orchestrata e diretta da Kristjan Järvi. L’esibizione prevede anche un cameo dell’attore Peter Serafinowicz e la presenza di collaboratori di lunga data, il chitarrista Leo Abrahams e il programmatore/tastierista Peter Chilvers.

Il tour prende il via appunto da Venezia e la sua esibizione alla Biennale Musica segna il primo tour dal vivo di Brian Eno in cinque decenni di carriera solista e anche la sua prima apparizione con orchestra. Eno ha tenuto solo una manciata di concerti da solista, l’ultimo dei quali nel 2021 presso il sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO, l’Acropoli di Atene, insieme al fratello Roger Eno.

Dopo l’esibizione a Venezia, Eno si recherà a Berlino, Parigi, Utretcht, prima che il tour culmini alla Royal Festival Hall di Londra.

A proposito dell’esibizione, Eno dice:

L’album The Ship è un’opera insolita in quanto utilizza la voce ma non fa particolare affidamento sulla forma canzone. È un’atmosfera in cui si muovono personaggi occasionali, persi nello spazio vago creato dalla musica. C’è un senso di guerra sullo sfondo e un senso di inevitabilità. C’è anche un senso di scala che si addice a un’orchestra e un senso di molte persone che lavorano insieme. Volevo un’orchestra che suonasse la musica nel modo in cui vorrei suonarla io: dal cuore piuttosto che dalla partitura. Volevo che i musicisti fossero giovani, freschi ed entusiasti. Quando ho visto per la prima volta la Filarmonica del Mar Baltico ho trovato tutto questo… e poi ho notato che portavano il nome di un mare. È stato un colpo di fulmine!.