Si presentano decisamente bene questi svedesi Wolfschmidt che con “Crisis” mettono sul piatto un brano quasi alla DIIV, con questo shoegaze cadenzato e corposo, in cui spicca la voce femminile. Il bello però arriva alla fine, con una lunga coda strumentale in cui tutto si eleva al massimo, ritmo, rabbia, potenza, distorsioni e quel giro ipnotico diventa letteralmente furioso e irresistibile. Sembra quasi portarci alla mente il finalone di “Sunshine Smile” degli Adorable.

La canzone, come ci dicono le note stampa, parla dell’incapacità di rimanere fedeli a se stessi in una società in cui la verità e l’autenticità sono messe in ombra dalla paura e dall’avidità – una crisi umana, se vogliamo. Esplora come tutti noi, a causa del nostro disperato bisogno di appartenenza, ci allineiamo gradualmente a valori rinnegati, per poi svegliarci un giorno e renderci conto di quanto abbiamo sacrificato di noi stessi.

“Crisis” è il singolo di punta dell’imminente EP di debutto dei Wolfschmidt, in uscita il 6 settembre.

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